
Un passo avanti
Dazi, Foti: “Trump minacciava il 30%, l’accordo rafforzerà le relazioni transatlantiche. Ora la Ue si dia una mossa”
«Sul piano strettamente politico è significativo, dopo l’accordo raggiunto in ambito Nato, avere di fatto stabilizzato le relazioni transatlantiche». Queste le parole pronunciate dal ministro per gli Affari europei Tommaso Foti in un’intervista al Corriere della Sera, a proposito della sintonia tra il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e Donald Trump e le trattative sui dazi. Inoltre, «è un dato di fatto che l’aumento dei dazi doganali si riflette negativamente, in ogni caso, sia sui consumatori sia sui produttori, ma non dimentichiamoci che Trump aveva preannunciato dal primo agosto dazi al 30%», mentre ora «siamo scesi al 10% se consideriamo che oltre il 4% già si pagava». Poi Foti ha spiegato che «Pronunciarsi a caldo sull’accordo nei dettagli quando questi ultimi devono essere singolarmente verificati mi pare prematuro».
«Certo, per acciaio e alluminio la decisione che pare essere stata assunta non va nella linea di una riduzione dei dazi che era lecito auspicare», ha reso noto il ministro, ma «è comunque importante, sotto il profilo commerciale, esserci assicurati un accesso continuo al mercato statunitense, che come ci dicono i dati delle esportazioni è ampio e importante per l’Unione europea».
Dazi, Foti: «E’ stata importante la salvaguardia dell’autonomia europea»
Sul tema dei dazi è stato «significativa» la salvaguardia dell’ «autonomia regolamentare europea, aver protetto le nostre sensibilità, in particolare nel settore dell’agricoltura». «Ora occorre che si riduca, ma per davvero, l’eccesso di burocrazia e si semplifichino le nostre regole – ha sottolineato il titolare di largo Chigi – un combinato disposto che costa alle imprese svariati miliardi e ne limita la competitività. Questo è davvero un fardello di svariati miliardi che ci penalizza». In conclusione, «occorre continuare ad aprirsi ai mercati in rapida crescita in tutto il mondo. Dobbiamo, pur con le dovute reciprocità, sapere cogliere le opportunità che i possibili nuovi accordi con Mercosur, Messico, Indonesia e molti altri possono offrirci, contribuendo a salvaguardare la nostra prosperità».