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L’attrice premio Oscar Helen Mirren

L'attrice compie 80 anni

Dal tè con la regina al mercato di Tiggiano: Helen Mirren racconta la sua vita da italiana

La star vive in Salento da 17 anni, quando parla del nostro popolo usa la prima persona plurale - "Siamo", "facciamo" - e ci assegna il premio della generosità nel debry coi francesi: "Ho vissuto 15 anni in Provenza, non c'è paragone"

Cronaca - di Natalia Delfino - 26 Luglio 2025 alle 19:53

Quando parla degli italiani usa la prima persona plurale – «siamo», «facciamo». Si definisce una «compaesana» degli abitanti di Tiggiano, nel Salento profondo, dove ha scelto di vivere. E a Wimbledon ha tifato per «Jannik», of course. L’attrice premio Oscar Helen Mirren compie 80 anni e, ripercorrendo le tappe della sua vita, tributa una dichiarazione d’amore all’Italia, che scelto come casa.

Helen Mirren, dal tè con la regina Elisabetta al mercato di Tiggiano

Intervistata dal Corriere della Sera, la star britannica, che dopo il successo di The Queen è stata invitata da Elisabetta a prendere un tè con la famiglia reale (c’erano lei, la sovrana, il principe Filippo e altri due membri della Royal Family), rivendica che «la vita è un viaggio costante e continuo, nel corso del quale si entra in nuove fasi» e «io, sinceramente – spiega – non ho dato mai una grossa importanza ai compleanni».

Il tifo a «squarciagola» per Sinner

Questo viaggio diciassette anni fa ha portato Helen Mirren a scegliere di vivere in Italia, dove era già stata per lavoro e dove ora si sente cittadina tra i cittadini. E come tutti gli italiani a Wimbledon ha tifato «ovviamente per Jannik!». «Davanti a noi c’erano due ragazzi italiani con la bandiera tricolore. Io e mio marito non sopportavamo di sentire tutti quegli incitamenti a Carlitos e – racconta – abbiamo urlato a squarciagola il nome di Sinner. È stato bellissimo».

Una vita da «compaesana» dei salentini

«Faccio parte della comunità di Tiggiano, lo splendido paese del Basso Salento in cui vivo. Vado in bicicletta, siedo in piazza a prendere il cappuccino a mezzogiorno, compro quel che mi serve al supermarket. Sono normale, uguale agli altri, una compaesana. È così che si vive la profonda semplicità di una realtà. Io qui sono una donna italiana», dice a Luca Bergamin, che l’ha intervistata, raccontando anche il suo impegno per gli uliveti, piegati dalla xilella. «Con l’Organizzazione no-profit “Save the Olives” in otto anni abbiamo salvato sinora 500 esemplari pluricentenari tramite gli innesti. Abbiamo allestito una serra dove alleviamo nuove specie di ulivi resistenti al batterio, insieme a scienziati e agronomi. Per me è terribile che ci siano ragazzini salentini che non hanno visto il patrimonio verde quando era sano». Un amore, quello per la terra e la vita contadina, che condivide con il marito, il regista statunitense Taylor Hackford, con il quale condivide un legame «rafforzato dall’immenso amore per l’Italia».

La seduzione della vita quotidiana

«Sono stata sedotta in generale dalla cultura italiana. Non intendo le chiese, i musei, Dante e Fellini che ovviamente amo. Quel che mi piace – chiarisce – è la vita quotidiana e ordinaria. Il fatto di essere straniera mi permette di saltare un gradino, di guardare le cose negative con un leggero distacco e maggiore compiacenza. Il mio italiano migliora ogni giorno di più che passo qua, anche se ancora non lo parlo benissimo. Ho girato il film Caligola a Roma dove per tre mesi ho trascorso il mio tempo libero soltanto con i cittadini della capitale. Mi ero intestardita a voler capire cosa dicevano alle cene, nelle feste». Quello che ha capito alla fine è che «gli italiani adorano parlare di vestiti e cibo!».

Italia batte Francia nel derby della generosità

«Beh, siamo chiacchieroni, facciamo tanto gossip. Però quanta generosità umana! Ho vissuto per quindici anni in Provenza, imparando bene la lingua francese. Ma non c’è paragone con la bontà della gente di qui che ci ha aiutati moltissimo quando abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione della masseria e lo fa ancora adesso», dice, raccontando poi com’è nata l’amicizia con Checco Zalone, per il quale ha girato il video virale La Vacinada: «Vidi i suoi film in aereo, non capivo bene le parole, però fui conquistata dal modo di muoversi e gesticolare. Volli conoscerlo, divenimmo amici. Perciò dissi subito sì per la Vacinada, accettai di filmare il video nella mia masseria. Lui fu molto professionale, io insistetti per interpretare la contadina che di fatto sono».

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di Natalia Delfino - 26 Luglio 2025