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Sì della Camera alla legge che obbliga le banche ad aprire conti correnti per “chiunque lo richieda”

Votato all'unanimità

Conti correnti, sì della Camera alla legge che obbliga le banche ad aprirli per «chiunque lo richieda»

Fatte salve le norme anti-riciclaggio e anti-terrorismo, il testo riconosce il diritto dei cittadini alla stipula del contratto. Novità anche sul recesso: nessuna unilateralità se il conto è in attivo. Osnato: «Un provvedimento atteso e di grande rilievo, utile per tutti i cittadini a partire da quelli economicamente più fragili»

Politica - di Viola Longo - 23 Luglio 2025 alle 20:20

Via libera della Camera all’unanimità alla proposta di legge che prevede l’obbligo per le banche di stipulare  contratti per conti correnti «con chiunque lo richieda», fatte salve le norme anti-riciclaggio e anti-terrorismo. Nella pratica significa che le banche non potranno più rifiutare conti correnti a cittadini che risultino cattivi pagatori o che, per qualche motivo, abbiano un profilo che considerano non in linea con le proprie policy aziendali. Ugualmente non potranno più decidere di chiudere un conto corrente all’improvviso, anche se attivo. Due pratiche che hanno ripercussioni enormi sulla quotidianità di chi le subisce.

Conti correnti per «chiunque lo richieda»: cosa prevede la legge

Il provvedimento, che è un testo unificato su varie proposte, ha ottenuto 254 voti a favore. Ora all’esame del Senato. Prevede che «fermo restando l’obbligo di osservare le disposizioni nazionali ed europee in materia di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, la banca non può in alcun caso esimersi dalla stipula di un contratto di conto corrente con chiunque lo richieda». La banca, si legge ancora, «comunica l’eventuale diniego di stipula, derivante dall’osservanza delle norme antiriciclaggio ed antiterrorismo, motivandolo per iscritto, entro dieci giorni dalla richiesta di apertura del conto corrente». L’istituto di credito, infine, salvo i casi di contrasto con la normativa anti-riciclaggio e anti-terrorismo, «non può recedere dal contratto di conto corrente a tempo determinato o indeterminato quando i saldi siano in attivo». Dunque, viene limitato anche il recesso unilaterale dai contratti da parte delle banche.

Osnato: «Avere un conto è ormai un diritto fondamentale dell’individuo»

«Quello al conto corrente è ormai un diritto fondamentale dell’individuo, capace di schiudere tante altre opportunità», ha sottolineato il presidente della Commissione Finanze e responsabile economico di FdI, Marco Osnato, dicendosi «molto contento» per il voto unanime.

Una legge attesa a tutela dei cittadini, « a partire da quelli economicamente più fragili»

«Dopo anni di in cui sul tema si erano registrate soltanto vuote parole, la Commissione che presiedo ha calendarizzato e discusso un provvedimento di grande rilievo, utile per tutti i cittadini a partire da quelli economicamente più fragili», ha proseguito Osnato, sottolineando che «il centrodestra si conferma attento all’inclusione finanziaria, con tutta la sua valenza sociale. Come sottolinea questa novità legislativa, il sistema bancario può fare molto ed essere percepito come un alleato dello “sviluppo integrale” della persona umana, anche nella dimensione della famiglia e nella proiezione verso il futuro». Soddisfazione è stata espressa non solo da tutte le forze politiche, ma anche dalle associazioni dei consumatori. Perplessità della vigilia, invece, erano state espresse dagli istituti bancari, tramite l’Abi.

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di Viola Longo - 23 Luglio 2025