
Nessun freno
Conte strumentalizza anche i bimbi di Gaza. FdI svela la verità dietro il post della vergogna: «È sciacallaggio, non politica»
Il leader M5S condivide la drammatica foto del bambino palestinese gravemente denutrito, facendone un atto d'accusa contro il governo, reo - a suo dire - di «voltarsi dall'altra parte» rispetto alla tragedia umanitaria. Ma quella foto racconta esattamente il contrario: quel bimbo è uno dei molti arrivati in Italia per essere curati
«Questa non è politica. È sciacallaggio». Con questo commento, sui propri social, FdI svela quello che c’è la drammatica foto del bambino palestinese gravemente denutrito postata da Giuseppe Conte per farne un atto d’accusa nei confronti del governo, “reo” a suo dire di «voltarsi dall’altra parte» rispetto alla tragedia umanitaria a Gaza. La verità è che, invece, proprio quella foto testimonia l’impegno del governo per assistere la popolazione, a partire proprio dai bambini: «Il bambino ritratto nel post pubblicato da Giuseppe Conte è in cura in Italia da tempo», svela FdI.
FdI a Conte: «Questa non è politica. È sciacallaggio»
«Utilizzare la sua immagine per una campagna di disinformazione è inaccettabile», prosegue il partito di via della Scrofa, sottolineando che «ancora una volta, Conte dimostra di essere disposto a tutto pur di fare propaganda, anche a strumentalizzare il dolore e le vite altrui». «Questa non è politica. È sciacallaggio», si legge nel post, cui ne ha fatto seguito un altro in cui FdI sottolinea che è in atto «una vera e propria campagna d’odio orchestrata dai grillini, con l’unico scopo di gettare fango sul Presidente Meloni e racimolare qualche voto in più». «Arrivano perfino a cavalcare la guerra, perché la loro sete di consenso e la loro spregiudicatezza – è il commento – non conoscono limiti».
La «campagna d’odio orchestrata dai grillini»
Anche questo secondo post, che denuncia i messaggi d’odio e le minacce di morte rivolti alla premier, è stato una risposta: Conte, non pago della pubblicazione della foto del bimbo, è andato all’attacco sulla posizione del governo rispetto al fatto che i tempi sono prematuri per il riconoscimento dello Stato di Palestina (posizione condivisa per altro da altre cancellerie europee e ritenuta corretta anche da eminenti analisti francesi). Ma invece di fermarsi al terreno politico, nel quale legittimamente ciascuno sostiene la propria posizione, ha voluto nuovamente approdare su quello della criminalizzazione. «Giorgia – ha scritto Conte – qui siamo ben oltre la politica. Qui è in gioco quel minimo senso di umanità che tutti noi dobbiamo conservare a prescindere dai colori politici».
Il precedente della foto “taroccata”
Non si tratta della prima volta che Conte incorre in “scivoloni” di questa natura. Qualche mese fa, ai tempi della visita di Meloni a Washington, riconosciuta da tutti come un successo politico e diplomatico, postò una foto taroccata a sostegno della sua tesi su una presunta “sudditanza” a Trump. Ma allora, per lo meno, il terreno era ancora quello della politica.