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Calabria, le dimissioni a sorpresa di Occhiuto: “Ma non mi fermeranno: sono pronto a ricandidarmi” (video)

Sotto inchiesta

Calabria, le dimissioni a sorpresa di Occhiuto: “Ma non mi fermeranno: sono pronto a ricandidarmi” (video)

Cronaca - di Marta Lima - 31 Luglio 2025 alle 20:35

La svolta, in serata: dimissioni. Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in video pubblicato sui social, ha annunciato la fine della sua esperienza, a seguito dell’inchiesta giudiziaria che lo vede coinvolto. Il governatore è attualmente indagato per corruzione dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, con un avviso di garanzia notificato dalla Guardia di Finanza lo scorso 6 giugno 2025. L’inchiesta riguarda poi un totale di cinque persone accusate di corresponsabilità, tra cui Paolo Posteraro (ex socio e manager dell’azienda Amaco e collaboratore diretto), Ernesto Ferraro (legato alla società Ferrovie della Calabria) e altri tre soggetti legati agli ambiti dei trasporti e delle nomine nelle società regionali.

Le dimissioni di Occhiuto e l’annuncio di una ricandidatura

“Ma perché quando qualcuno cerca di fare qualcosa di buono in questa Regione, tanti altri, che godono solo per il fallimento della Calabria, vorrebbero fermarlo? È quello che sta succedendo oggi in Calabria”. Lol. ‘‘Ho deciso di portarvi qui, di farvi vedere questo cantiere, il cantiere della metropolitana di Catanzaro. Ma avrei potuto portarvi in tanti altri luoghi della Calabria: a Sibari, nell’ospedale della Sibaritide, a Vibo, nell’ospedale di Vibo, a Palmi, nei cantieri degli aeroporti, in quelli della statale 106, per farvi vedere quante opere si stanno realizzando e quante opere oggi si vorrebbero fermare”. “Chi vorrebbe fermarle, la magistratura? No, io non ce l’ho con la magistratura. Non cambio idea – prosegue Occhiuto – ho sempre detto che in una Regione complicata come la Calabria i magistrati devono fare il loro lavoro serenamente. D’altra parte, io ho chiarito ogni cosa, non ho nulla da temere dall’inchiesta giudiziaria. Sapete con chi ce l’ho? Ce l’ho con tutti questi politici di secondo piano, tutti questi che in politica non hanno mai realizzato nulla per la Calabria in tanti anni. Ce l’ho con questi odiatori, con queste persone arrabbiate con la vita, che tifano per il fallimento della Calabria, che quasi sono contenti quando si parla male della Calabria. Ce l’ho con questi che utilizzano l’inchiesta giudiziaria come una clava per indebolire o per uccidere politicamente il presidente della Regione: non sarà così”. “Però – prosegue il governatore – devo considerare anche quello che sta succedendo nella mia amministrazione. Guardate, io penso che in un Paese civile nessuno debba dimettersi perché riceve un avviso di garanzia, nessuno. Però nella mia amministrazione oggi sta succedendo che è tutto bloccato: nessuno si assume la responsabilità di firmare niente, tutti pensano che questa esperienza sia come quelle precedenti. Negli ultimi 30 anni in Calabria nell’ultimo anno o nell’ultimo anno e mezzo di legislatura i presidenti venivano coinvolti in un’inchiesta giudiziaria, poi magari venivano archiviati, finiva tutto quanto in niente, però venivano decapitati politicamente, e si fermava la legislatura. Anzi, per un anno si parlava soltanto di questo. La Calabria non se lo può consentire. La Calabria ha avviato un percorso che finalmente la sta facendo diventare una Regione che non è più in ginocchio rispetto alle altre Regioni d’Italia. E allora ho deciso di dimettermi, ma ho deciso anche di ricandidarmi, ho deciso di dire ai calabresi: siate voi a scrivere il futuro della Calabria, siate voi a dire se la Calabria si deve fermare o se questo lavoro deve proseguire. Tra qualche settimana, quindi, si andrà a votare, e saranno i calabresi – conclude Occhiuto – a decidere il futuro della Calabria, non altri”.

Il video pubblicato sui social

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di Marta Lima - 31 Luglio 2025