
Le sottoscrizioni
Btp Valore, la Fondazione Alleanza nazionale risponde alla campagna “patriottica” del governo: tutti i numeri
La Fondazione Alleanza nazionale ha aderito alla campagna patriottica lanciata dalla premier Giorgia Meloni per la sottoscrizione dei Btp Valore. Obiettivo dell’iniziativa: riportare quanto più debito pubblico possibile all’interno dei confini nazionali. L’ultimo bilancio della Fondazione, chiuso al 31 dicembre 2024, evidenzia che ben 22 dei 27 milioni di euro del patrimonio, finora custoditi e investiti tramite banche, sono stati trasformati in Buoni poliennali del tesoro. Una precisa scelta di campo dettata, non solo da finalità politiche (“il patriottismo è nel Dna della destra e, dunque, nel nostro mandato statutario”, fanno notare all’Adnkronos fonti vicine alla Fondazione) ma anche da un fattore economico, visto che si tratta di un investimento sicuro, con rendimenti vantaggiosi.
La Fondazione An aderisce alla campagna dei Btp Valore
Nel dettaglio, come riportato dalla nota integrativa, allo stato sono stati già sottoscritti Btp per 20 milioni 209mila 800 euro. A questi si aggiungeranno altri 2 milioni di euro di titoli che saranno acquistati a breve, per un totale di 22 milioni 209mila 800 euro. Il principale asset della Fondazione Alleanza nazionale, costituita il 18 novembre 2011, restano però i beni immobili provenienti da contributi e risparmi dei militanti del Movimento sociale italiano.
Custode dal 2011 del patrimonio culturale della destra
La Fondazione, presieduta dall’ex sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Valentino, custodisce il patrimonio culturale e valoriale della destra, a cominciare dallo storico simbolo della Fiamma tricolore. Un logo che identifica anche il partito guidato dalla premier Meloni. “Nell’ambito delle attività di gestione del patrimonio mobiliare della Fondazione – scrive Valentino nella relazione gestionale – è stato pressoché portato a conclusione il processo, attivato su mandato del Cda, di riposizionamento degli investimenti finanziari, allocati precedentemente su fondi a rischio contenuto gestiti da vari istituti di credito, su emissioni, con scadenze differenziate, di Buoni del Tesoro poliennali dello Stato italiano”. Da un lato il supporto alla “campagna patriottica” lanciata dal governo con l’obiettivo di riportare “quanto più debito pubblico possibile all’interno dei confini nazionali”. Dall’altro la volontà, seguita al mandato statutario, “di promozione del patrimonio politico e culturale della destra, nella più ampia cornice dei valori di unità e identità nazionale”.
Riduzione del disavanzo di esercizio al 31 dicembre 2024
Il bilancio della Fondazione al 31 dicembre 2024, rimarca Valentino, “ha registrato una riduzione del disavanzo di esercizio di oltre il 45% rispetto a quello osservato nell’anno precedente. Essenzialmente grazie, da un lato, agli effetti del riposizionamento degli investimenti mobiliari dai fondi ai titoli di Stato e dall’altro alla importante ottimizzazione realizzata sugli importi relativi alle attività editoriali”.
Nel portafogli della Fondazione An anche il Secolo d’Italia
Nel portafogli della Fondazione An anche il 100 per cento del Secolo d’Italia srl, giornale online della Fondazione, con sede legale sempre a Roma, fondato nel 1952. Anche il Secolo gode di buona salute grazie all’incremento delle visualizzazioni e di conseguenza all’aumento della raccolta pubblicitaria. ”Il Secolo d’Italia – scrive nella relazione gestionale il presidente del Cda – è diventato nel tempo una delle testate di riferimento dell’intero panorama valoriale in termini di capacità di focalizzare, veicolare e diffondere notizie, informazioni, approfondimenti, idee ed analisi sociopolitiche”.