CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

ipocondriaci

Dopo il Covid

Aumentano gli ipocondriaci: dall’infarto al tumore, la paura di morire interessa sei milioni di italiani

Il disturbo d'ansia da malattia obbliga a continue visite mediche e ricerche specialistiche che non portano a niente. Come il libro di Molière

Cronaca - di Francesco Galasso - 24 Luglio 2025 alle 16:36

Gli ipocondriaci aumentano in Italia. Secondo le statistiche post Covid, sono almeno sei milioni i connazionali che hanno una paura infondata di avere una malattia. E anche se non hanno niente, soffrono realmente. Ma il dato potrebbe essere molto sottostimato.

Le paure degli ipocondriaci: emerge l’Alzheimer

Le paure sono quelle relative alle malattie più gravi e mortali. I tumori, ovviamente, le malattie cardiovascolari, la Sla, i virus, ma anche le demenze, con in testa l’Alzheimer.

Tecnicamente si chiama disturbo d’ansia da malattia e a tratti può condizionare la vita di chi ne soffre. Che a farsi visite o esami diagnostici di ogni genere non rassicurandosi mai. Internet, purtroppo, è un vero e proprio tranello. Consultarlo significa sostanzialmente immedesimarsi in situazioni e sintomi diversi ma che sembrano i propri.

Ma tra le paure non manca la psicopatofobia, che è la paura di impazzire e che da sola, secondo alcune ricerche, riguarderebbe ben tre milioni di italiani.

I rischi dell’intelligenza artificiale

L’IA che può essere un’opportunità, per gli ipocondriaci è un rischio. Perché diventa un nuovo canale di consulenza medica con risposte del tutto inadeguate o interpretate male. Mentre, come per internet, va usata con le precauzioni del caso.

Gli schemi cognitivi sbagliati

L’ipocondria fa soffrire ed è una brutta bestia. Alla base c’è uno schema cognitivo sbagliato. L’incapacità di lasciare andare e mollare e la pretesa di avere una certezza assoluta. Pur essendo un’ossessione non si tratta di doc, poiché nel doc l’elemento essenziale è la colpa, mentre in questo caso il tratto principale è il danno(la paura).

Le grandi scuole italiane, dal Terzo Centro all’Apc hanno prodotto degli schemi su questa distorsione.

Gli ipocondriaci famosi

Carlo Verdone, Pippo Inzaghi sono solo alcuni esempi di malati immaginari famosi nel nostro Paese. Ma l’elenco è lunghissimo. Sono tutti eredi di Molière che scrisse il suo capolavoro, “Il malato immaginario”, tutto legato alla figura di Argan, il protagonista, che soffre di mali inesistenti e che alla fine, per tentare di risolvere il problema, diventa addirittura medico. Medice cura te ipsum. E in fondo, come diceva Svevo, la vita è l’unica malattia mortale esistente.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Francesco Galasso - 24 Luglio 2025