
No al gas russo
Alla vigilia del voto sulla fiducia, von der Leyen annuncia battaglia sui dazi: “Saremo fermi nella trattativa con gli Usa”
La presidente della Commissione europea tiene aperto il dialogo con Trump, annuncia l'impegno per il taglio dei costi dell'energia dicendo no a quella importato da Mosca
Ursula von der Leyen rilancia sulla questione dei dazi. Confida ancora in un’intesa con gli Stati Uniti e considera positivo il dialogo in corso con Donald Trump. “Da febbraio, gli Stati Uniti hanno imposto dazi sul 70% del totale degli scambi commerciali dell’UE con gli Stati Uniti. La portata e la portata di queste misure sono senza precedenti. La nostra linea è stata chiara. Saremo fermi. Ma preferiamo una soluzione negoziata. Per questo motivo stiamo lavorando a stretto contatto con l’amministrazione statunitense per raggiungere un accordo. E ho avuto un proficuo scambio di opinioni con il Presidente Trump all’inizio di questa settimana per contribuire a far progredire le cose. Stiamo cercando un quadro chiaro, da cui possiamo continuare a costruire”. Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Quindi il messaggio è chiaro. Restiamo fedeli ai nostri principi. Difendiamo i nostri interessi. Continuiamo il lavoro in buona fede. E ci prepariamo a tutti gli scenari”.
Le parole di von der Leyen
La presidente della Commissione Europea ha anche parlato della questione energetica e dell’approvvigionamento di gas da Mosca: “I costi energetici continuano a rappresentare uno svantaggio competitivo” per l’Europa: “per questo è così importante intensificare gli investimenti in reti, interconnessioni e sistemi di stoccaggio”. “E’ fondamentale attuare pienamente il nostro piano d’azione per un’energia accessibile e rispettare il nostro impegno di eliminare gradualmente le importazioni di gas e petrolio russi entro la fine del 2027. È ora di chiudere il rubinetto e porre fine per sempre all’era dei combustibili fossili russi in Europa”.
“Facilitare l’innovazione delle imprese”
von der Leyen ha anche affrontato la questione della competitività delle imprese: “In primo luogo, dobbiamo facilitare la crescita delle imprese innovative. I nostri imprenditori non hanno accesso al capitale di cui hanno bisogno. Questo rappresenta un handicap rispetto a tutti i nostri concorrenti diretti. Per questo motivo dobbiamo accelerare il nostro lavoro sui mercati dei capitali. Costruire l’Unione del Risparmio e degli Investimenti. In secondo luogo, dobbiamo rendere l’Europa un luogo migliore in cui investire. Due aziende Ue su tre affermano che la regolamentazione è un ostacolo chiave agli investimenti. Dobbiamo rendere il processo più facile e veloce per le aziende”.