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Panatta

Quando il tennis era poesia

Adriano Panatta compie 75 anni: quel braccio meraviglioso che incantava anche Borg

Il tennista romano fu negli anni 70 un'icona non solo del nostro tennis. La triplice vittoria Roma-Parigi, Davis, le occasioni mancate, una vita da playboy e un talento come pochi al mondo

Cronaca - di Mario Campanella - 8 Luglio 2025 alle 10:33

Adriano Panatta compie 75 anni ma ne dimostra dieci di meno. Lo fa nel momento in cui i successi del tennis italiano, che per la prima volta ha il numero uno della classifica mondiale, sembrano dimenticare i suoi trionfi e soprattutto il suo talento.

Panatta, figlio del tennis

Nato nel 1950 al quartiere Trionfale si avvicinò al tennis perché il papà lavorava come custode al circolo dei Parioli. Iniziò a giocare a sei anni. Fino a quando a 14 anni non incontrò l’uomo che avrebbe cambiato la sua vita, Mario Belardinelli. Istruttore di Mussolini, Belardinelli era un burbero ma grande conoscitore di tennis.

A ottobre del 1967 fece il suo esordio ai Campionati italiani Assoluti, giocati a Reggio Emilia, battendo Vittorio Crotta in cinque set, per poi arrendersi in tre partite a Giorgio Bologna.

Il 6 maggio del 1968, all’età di 17 anni e nove mesi, fece la sua prima apparizione nel circuito amatoriale, agli Internazionali d’Italia, che sarebbero diventati “Open” l’anno successivo.

La Federazione Italiana Tennis optò per non iscriverlo agli Internazionali di Francia Juniores, facendogli invece disputare il torneo giovanile di Wimbledon] dove, dopo aver superato Fernando Gentil e lo svedese Terje Larsen, si arrese in semifinale a John Alexander, futuro vincitore del torneo.

Gli anni 70, i successi, le donne

Negli anni 70 la sua maturazione raggiunge livelli eccellenti. Vince il primo torneo, nel 73 arriva in semifinale al Roland Garros, entra nella top ten. Si fidanza con Loredana Bertè. La sua bellezza è un ostacolo per i successi. Ma Adriano diventa l’imperatore di Roma.

Il 76, l’anno magico

Nel 1976 Panatta vince un trittico straordinario: Roma, Parigi e la Coppa Davis con la contestata finale in Cile. Diventa numero 4 del ranking, record che sarà battuto solo da Sinner. A Parigi compie una particolare impresa: sarà l’unico, dal 1974 al 1981 a battere due volte Bjorn Borg. A Roma sarà proprio lo svedese, il 78, ad impedirgli il bis sconfiggendolo in cinque ste in finale.

Panatta e Wimbledon: il sogno svanito

Nel 1979 Adriano sfiora la semifinale di Wimbledon perdendo ai quarti in cinque set contro Duprè. Incanta tutti con la veronica. Porterà l’Italia in finale di Davis altre tre volte, nel 77, 79 e 80. E formerà con Paolo Bertolucci un doppio leggendario.

Un’icona pop

Quel viso perfetto, quel talento in parte sprecato, diventeranno un’icona pop dell’Italia anni settanta. Quando anche il tennis, con le racchette di legno, era una poesia. Oggi è un uomo maturo e felice. Il Foro italico, che aspetta da 49 anni il suo successore, è ancora la sua casa. Buon compleanno genio.

 

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di Mario Campanella - 8 Luglio 2025