
Sfide trasformate in risultati
Acquaroli inaugura il comitato elettorale: “Le Marche erano una scommessa, oggi sono una realtà apprezzata”
Il presidente, ricandidato per le elezioni di fine settembre, ricorda i grandi passi in avanti fatti sulla sanità e sui fondi europei, dove è stato conquistato il primato nazionale per la capacità di spesa
‘Cinque anni fa eravamo una scommessa. Oggi siamo una realtà che ha saputo trasformare sfide complesse in risultati concreti, restituendo alle Marche la dignità e la centralità che meritano”. Con queste parole, il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha inaugurato il suo comitato elettorale ad Ancona in vista delle elezioni del 28 e 29 settembre prossimi. L’apertura del comitato è stata l’occasione per fare il punto su quanto realizzato e per tracciare la visione del futuro.
Acquaroli: “Una squadra competente e appassionata”
”Mi sento parte di una squadra vera, appassionata, competente. Una squadra che ha saputo lavorare insieme, senza protagonismi, per il bene della Regione e questo non cambierà ora che c’è la campagna elettorale, perché la coerenza è un valore. Continuerò a essere me stesso, con il senso di responsabilità che mi ha accompagnato sin dal primo giorno”, ha affermato Acquaroli. In questi cinque anni, la Regione ha raggiunto ”risultati enormi, che non erano scontati investimenti di 5 miliardi per una vera rivoluzione nelle infrastrutture, con più di 1.300 cantieri attivi su tutto il territorio regionale, nuovi ospedali in costruzione e completati con una sanità pubblica rafforzata da una riforma lungimirante che mette al centro i territori e una rete più forte e più vicina ai cittadini e soprattutto che riesce a mantenersi benchmark, garantendo i livelli essenziali di assistenza e i conti economici in ordine, con il miglior ospedale pubblico d’Italia da tre anni, Torrette di Ancona“.
“Primi nella classifica sulla spesa dei fondi europei”
“Una regione prima sui fondi europei, ribaltando completamente la posizione iniziale che la vedeva nella parte bassa della classifica, con il record assoluto di presenze turistiche con la valorizzazione delle aree interne e dei borghi, un Aeroporto finalmente operativo che segna il record di passeggeri, investimenti mai visti per tutti i Porti regionali a partire da quello di Ancona, infrastrutture che insieme all’Interporto creano la piattaforma logistica del polo intermodale, fondamentale per lo sviluppo e l’attrattività delle Marche”, ha detto ancora il presidente uscente“.
Acquaroli: “Le Marche sono cambiate”
“Abbiamo creato valore, superando la stagione del micro-assistenzialismo-ha proseguito Acquaroli-. Siamo passati da una regione divisa tra costa ed entroterra, tra nord e sud, a una regione che abbiamo ricucito con il dialogo, ascoltando tutti, senza guardare alle appartenenze politiche. Abbiamo affrontato una pandemia, dopo essere stati declassati come regione in transizione economica, le conseguenze dei conflitti internazionali, la ricostruzione post-sisma e le alluvioni. E non solo non abbiamo aumentato la pressione fiscale, come hanno fatto altre regioni, ma abbiamo costruito una macchina più efficiente, giusta e capace, approvando le riforme necessari e attese da decenni. Ora siamo un modello di riferimento e vogliamo continuare su questa strada. Oggi possiamo raccontare quella storia nuova che avevamo immaginato cinque anni fa e che è divenuta una realtà”, ha concluso il governatore.