CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Trump vola al vertice Nato, ma prima rivendica la tregua imposta a Iran e Israele: “È stato un onore fermare la guerra”

Ore cruciali

Trump vola al vertice Nato, ma prima rivendica la tregua imposta a Iran e Israele: “È stato un onore fermare la guerra”

Esteri - di Laura Ferrari - 24 Giugno 2025 alle 18:57

«Sia Israele che l’Iran volevano fermare la guerra. È stato un grande onore per me distruggere tutti gli impianti e le capacità nucleari e poi, fermare la guerra». Donald Trump in un post sul suo social rivendica il risultato della tregua raggiunta nelle ultime ore. È l’ultimo post scritto dal presidente americano prima del volo per l’Aja, in vista del vertice della Nato. Il cessate il fuoco annunciato da Trump a partire dalle 6 del mattino del 24 giugno, ora italiana, sebbene esile, ha fermato le ostilità.

Trump rivendica di avere imposto vigorosamente la tregua e Iran e Israele

Durante le prime 12 ore di tregua non si sono registrate vittime né feriti, fatta eccezione per un attacco israeliano contro un radar nel nord dell’Iran.  Il presidente americano ha inquadrato il cessate il fuoco come frutto diretto degli attacchi aerei Usa sulle centrali nucleari iraniane. La pax trumpiana, imposta con i raid aerei, ma anche sul fronte diplomatico. Da questo punto di vista, il presidente americano ha svolto un ruolo centrale, conducendo una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

L’ufficio del premier dello Stato ebraico ha reso noto che Israele ha interrotto gli attacchi dopo aver colpito “con forza nel cuore di Teheran, eliminando centinaia di membri delle forze di sicurezza iraniane”. Trump ha espresso “profondo apprezzamento per Israele” e fiducia nella stabilità della tregua, pur strigliando verbalmente entrambe le parti per le violazioni dell’accordo e definendo la situazione “confusa”, ipotizzando inoltre che il lancio del missile iraniano fosse stato “un errore”.

Un deputato repubblicano chiede il Nobel per la pace a Trump

Durante il colloquio telefonico con Netanyahu, Trump ha ribadito che Israele non effettuerà ulteriori attacchi e che gli aerei torneranno indietro “lanciando un saluto aereo amichevole”. La sera precedente, il presidente statunitense aveva annunciato sul social Truth che Israele e Iran lo avevano contattato quasi simultaneamente per discutere la cessazione delle ostilità, sottolineando il suo auspicio per un futuro di pace e prosperità.

A Washington c’è già chi esulta, come il deputato repubblicano Earl “Buddy” Carter che ha scritto una lettera al Comitato per il Nobel per candidare “formalmente” il presidente Trump al Nobel per la pace. “Scrivo per nominare formalmente il presidente Donald Trump per il Premio Nobel per la pace, come forma di riconoscimento per il ruolo straordinario e storico da lui giocato per mettere fine al conflitto tra Israele e Iran, impedendo al principale sponsor globale del terrorismo di acquisire l’arma più letale al mondo”, si legge nella lettera. Finché regge la tregua.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Laura Ferrari - 24 Giugno 2025