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Trump litiga con Musk: “Sei impazzito!”. Poi molla Ucraina e Russia: “Sono come bambini, lasciamoli litigare”

La rottura totale

Trump litiga con Musk: “Sei impazzito!”. Poi molla Ucraina e Russia: “Sono come bambini, lasciamoli litigare”

Esteri - di Marta Lima - 6 Giugno 2025 alle 08:30

Poco più di una settimana fa, Musk si congedava ufficialmente dal suo ruolo nel governo con una conferenza stampa nello Studio Ovale. Elogi a Trump, con la promessa di una collaborazione destinata a proseguire: “Tornerò qui come visitatore e come collaboratore”. “Non se ne va davvero”, era stata la chiosa di Trump che in quell’occasione ha usato parole di stima per “un grande innovatore”.

Tra Donald Trump e Elon Musk, dunque, è rottura totale. L’idillio tra il presidente degli Stati Uniti e il magnate, perno dell’amministrazione per 5 mesi, va in frantumi tra accuse, veleni e minacce esplicite. “Taglio i tuoi contratti, sei impazzito. Sono molto deluso”, dice Trump. “E’ il momento di fondare un nuovo partito”, l’accelerazione dell’uomo più ricco del mondo, che sgancia la “bomba” e associa il presidente ad uno dei casi più controversi e spinosi degli ultimi anni: “Il nome di Trump è nei file di Epstein, la verità verrà fuori”. Come se non bastasse, dice “sì” all’ipotesi di impeachment. Il durissimo botta e risposta lascia il segno anche in Borsa. A Wall Street, Tesla cede il 14,26%. In calo dell’8% anche la Trump Media and Technology Group Corp.

Trump contro Musk, tutta colpa di una legge

Il pomo della discordia, apparentemente, è l”One Big Beautiful Act’ con cui Trump ridisegna i conti pubblici americani e vara la riforma fiscale. Per il presidente, una svolta epocale che taglierà le tasse del ceto medio. Per Musk, un abominio che gonfierà il deficit e finirà per vanificare il lavoro del Doge, il Dipartimento per l’efficienza governativa che il numero 1 di X, Tesla e Space X ha guidato da gennaio.

Poco più di una settimana fa, Musk si congedava ufficialmente dal suo ruolo nel governo con una conferenza stampa nello Studio Ovale. Elogi a Trump, con la promessa di una collaborazione destinata a proseguire: “Tornerò qui come visitatore e come collaboratore”. “Non se ne va davvero”, la chiosa di Trump che in quell’occasione ha usato parole di stima per “un grande innovatore”.

Donald Trump, ieri, anche sul tema della guerra non ha detto cose banali, paragonando Russia e Ucraina a “bambini che si picchiano al parco” suggerendo che potrebbe essere meglio lasciarli continuare per un altro poco. Il “cattivo sangue” e il profondo “odio” fra le due parti, insieme all’impegno del Presidente Putin di rispondere per l’attacco dei droni ucraini di domenica contro le basi strategiche in Russia rendono difficile, secondo il Presidente americano, raggiungere un cessate il fuoco a breve. “A volte vedi due ragazzini che si picchiano nel parco, a volte è meglio lasciarli fare prima di separarli“, ha dichiarato, paragonandosi poi a un arbitro di hockey che lascia i giocatori scontrarsi per un poco prima di intervenire.

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di Marta Lima - 6 Giugno 2025