
In manette un imprenditore
Tangenti rosse a Prato: chiesti gli arresti domiciliari per Ilaria Bugetti, la sindaca Pd è accusata di corruzione
Terremoto giudiziario sconvolge la giunta rossa di Prato: perquisizioni negli uffici comunali
Un altro terremoto giudiziario sconvolge il Pd, dopo quelli in Puglia e nelle Marche: la sindaca di Prato Ilaria Bugetti è indagata per corruzione dalla procura di Firenze che ha anche chiesto per la prima cittadina gli arresti domiciliari. L’abitazione della sindaca è stata perquisita questa mattina, quando le è stato notificato l’avviso a comparire per l’interrogatorio: sarà infatti il gip – con tutta probabilità la prossima settimana – a decidere sull’eventuale misura cautelare chiesta dalla procura.
L’indagine è partita due anni fa nel corso di un’altra in inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Firenze sulla criminalità cinese. Delle contestazioni il ruolo di corruttore sarebbe quello dell’imprenditore tessile Riccardo Matteini Bresci, con il quale l’amministratrice aveva avuto rapporti di lavoro anche in passato. In particolare l’ipotesi accusatoria si concentrerebbe su finanziamenti elettorali che Bugetti avrebbe ricevuto al fine, per la procura, di favorire gli interessi dell’imprenditore Riccardo Matteini Bresci. In particolare l’imprenditore sarebbe riuscito a raccogliere numerosi voti alle ultime elezioni amministrative del 2024 nella quale la sindaca ha vinto al primo turno con il 52% dei voti. II rapporto corruttivo tra i due erano sarebbe consumato nel periodo in cui Bugetti era ancora consigliera regionale.
Ilaria Bugetti è accusata anche per il periodo era consigliere regionale
“Attività di perquisizione” anche presso il Comune di Prato per l’inchiesta che ha convolto la sindaca Ilaria Bugetti. Lo rende noto la procura di Firenze, titolare dell’inchiesta. A Bugetti, si spiega nel comunicato diffuso dalla procura, si contesta il reato di corruzione in relazione “anche a condotte che sarebbero state commesse nel periodo in cui l’indagata, per la quale vige la presunzione di non colpevolezza in tale fase del procedimento investigativo, rivestiva la carica di consigliera della Regione Toscana”.
“Piena fiducia nella magistratura”
“Con il presente comunicato, in qualità di sindaca di Prato, ritengo sia mio dovere immediatamente comunicare di aver ricevuto in data odierna, 13 giugno, un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Firenze – conferma in una nota Bugetti – comunico tali circostanze nel preciso momento in cui sono terminate le operazioni investigative. In relazione al contenuto di tale avviso, la mia persona si e’ messa immediatamente disposizione dell’autorita’ procedente nel rispetto reciproco dei ruoli. Sin da ora ribadisco l’assoluta fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, e non mi sottrarro’ a nessun riscontro, spiegando le mie ragioni, confidando nel fatto e avendo la certezza che il mio operato e’ sempre stato improntato alla correttezza personale, istituzionale nonche’ giuridica. Come detto sono a disposizione degli organi inquirenti e con fiducia proseguo nel mio ruolo con dedizione e attenzione al bene comune come ho sempre fatto”.