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Spionaggio, il Copasir smaschera le fake della sinistra. FdI: fango e polemiche patetiche, chiedano scusa
Opposizioni mute dopo la relazione dei Servizi che 'assolve' il governo Meloni: a spiare Casarini e Caccia è stato il governo grillino-Pd guidato da Conte. La tempistica inchioda le sentinelle rosse: solo fango e bugie
Sinistra muta, orecchie basse, dopo il verdetto del Copasir, che all’unanimità ha smontato mesi di polemiche e polveroni sul governo “spione” e sbriciolato la difesa delle vittime sacrificali della dittatura di Palazzo Chigi. La relazione sull’utilizzo dello spyware “Graphite” da parte dei servizi di informazione per la sicurezza della Repubblica non lascia dubbi. Mai spiati Cancellato, direttore di Fanpage, né il cappellano di Mediterranea, don Mattia Ferrari. Ma soprattutto chi ha deciso di ‘monitorare’ alcuni personaggi (Luca Casarini e Beppe Caccia) non è stato il governo Meloni ma l’esecutivo grillino guidato da Giuseppe Conte.
Paragon, il verdetto del Copasir che smentisce le sinistre
“L’attività informativa posta in essere dai servizi di informazione per la sicurezza nei confronti di Luca Casarini, Giuseppe Caccia e David Yambio è stata autorizzata nelle forme e nei limiti previsti”, si legge nel report del Copasir inviato ai presidenti di Camera e Senato. In sostanza solo Casarini e l’attivista Beppe Caccia sono stati effettivamente spiati dai servizi italiani con spyware Graphite, una tecnologia di uso prevalentemente militare con cui è possibile leggere tutti i contenuti di un telefono “infettato”. Ma la tempistica fa la differenza e inchioda le opposizioni che dovrebbero giustificarsi per una nuova e colossale patacca. Soltanto Angelo Bonelli tenta una difesa d’ufficio. “Ho letto e riletto la relazione del Copasir, e quindi arriviamo alla conclusione che il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, il giornalista Ciro Pellegrino – sempre di Fanpage – e don Mattia Ferrari non sono stati spiati. Si direbbe: ‘Nessuno è stato!'”.
Lo spionaggio fu deciso dal governo Conte bis
Nel rapporto si parla di “due distinte operazioni”. La prima, la cui delega è stata rilasciata il 23 dicembre 2019 dal presidente del Consiglio dei ministri pro tempore e si è conclusa nel mese di marzo 2020, coinvolgendo Luca Casarini e Giuseppe Caccia. La seconda, di natura più ampia, la cui delega è stata rilasciata dal Ppesidente del Consiglio dei ministri pro tempore il 26 maggio 2020, si è conclusa nel mese di maggio 2024.
FdI: smontate le fake news, ora chiedano scusa
Da Fratelli d’Italia è un coro di richieste di scuse alla sinistra. “Viene smentita così in maniera netta la narrazione alimentata, tanto dall’opposizione e tanto dai media di riferimento, che esistessero attività di dossieraggio attribuibili al governo Meloni o alla maggioranza di centrodestra”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di FdI a Montecitorio. “Ci aspettiamo che i cori di indignazione delle solite anime belle che avevano provato a fare la morale al centrodestra, ora rivolgano le proprie critiche e indignazioni a Pd e M5S”, conclude il parlamentare di FdI.
Scurria: solo malafede e fango gratuito
“Smontate le fake news della sinistra e dei giornaloni di area. Il governo Meloni non ha spiato né Cancellato, né Ferrari. La relazione del Copasir è chiara: il direttore di Fanpage non è mai stato intercettato. Gli attacchi delle opposizioni e dei media di riferimento sono fasulli”. Così Marco Scurria, vicepresidente di FdI al Senato. “Se ciò non bastasse, è stato chiarito che Casarini e Caccia siano stati sì spiati, ma dal governo Conte 2. Attendiamo le scuse da chi ha gettato fango sull’attuale esecutivo senza alcuna motivazione logica, mosso probabilmente da totale malafede”. Non è meno dura la reazione di Nicola Procaccini, copresidente dell’Ecr. “Alla fine si è scoperto che l’unica vera intercettazione è stata regolarmente disposta dal governo Pd-M5s, con Conte premier e la delega ai servizi segreti in mano a lui. Una figuraccia epica delle sinistre, anche al Parlamento europeo”.
Fidanza: avevamo ragione noi, solo fango
Avevamo ragione noi, è il commento di Carlo Fidanza, capodelegazione di FdI-Ecr a Strasburgo. “Nessuno ha mai spiato il direttore di Fanpage, che per primo aveva denunciato il presunto caso Paragon nell’ennesimo ridicolo tentativo di attaccare Giorgia Meloni. E le intercettazioni a Luca Casarini non le ha fatte il centrodestra ma il secondo governo Conte, quello sostenuto da 5 stelle e Pd. Ora che lo scandalo ce l’hanno in casa, sarebbe il caso di chiedere scusa”.