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Sfrattati altri cento ospiti di don Biancalani: addio bagni in piscina, la parrocchia di Vicofaro torna ai fedeli

La Diocesi benedice

Sfrattati altri cento ospiti di don Biancalani: addio bagni in piscina, la parrocchia di Vicofaro torna ai fedeli

Cronaca - di Penelope Corrado - 29 Giugno 2025 alle 18:08

L’hotel per migranti non c’è più: altri cento ospiti sono stati sfrattati dalla parrocchia di Vicofaro. E la località in provincia di Pistoia torna verso la normalizzazione con il suo prete idolo della sinistra, don Massimo Biancalani, costretto a salutare i suoi immigrati uno alla volta. Con l’eventualità incombente di dover tornare a celebrare qualche messa in più e a fare qualche bagno in piscina in meno. Dopo l’ordinanza di sgombero disposta dal Comune il 7 giugno per criticità igienico sanitarie, gli ospiti vengono trasferiti in gruppi sempre più numerosi.

Don Biancalani, addio Bergoglio, la Curia cambia registro

Domenica mattina cento immigrati che occupano la parrocchia di Vicofaro, a Pistoia, sono stati trasferiti in strutture della diocesi idonee all’accoglienza, mentre sul posto sono rimasti alcuni fragili. Rispetto a questi la curia esorta don Massimo Biancalani affinché ” faccia di tutto per aiutare tutti, soprattutto i più fragili rimasti, ad accettare il trasferimento nella struttura appositamente preparata per loro, dove con l’assistenza di operatori e specialisti saranno aiutati in percorsi personalizzati di cura e reinserimento”.

Chiusi gli accessi alla canonica, per impedire nuovi afflussi

I circa cento già trasferiti sono stati portati in ambienti dove, con l’ausilio di operatori e volontari, sono accolti e accompagnati nei loro percorsi di vita verso l’integrazione e l’autonomia mentre “le poche persone ancora rimaste a Vicofaro stanno valutando, liberamente, se accettare o meno il trasferimento o se organizzarsi in maniera autonoma”. La Curia, che con il cambio di pontificato da Bergoglio a Leone XIV è tornata a una condotta meno indulgente nei confronti di don Biancalani, sta anche chiudendo gli accessi alla canonica e alla parrocchia con pannelli ma nella stessa nota precisa che “agli ospiti rimasti a Vicofaro, fino al momento della chiusura non è mai stato impedito né lo sarà l’accesso ai locali necessari per una corretta permanenza nella medesima, come la cucina e i bagni” e che “le operazioni di chiusura, ampiamente annunciate e comunicate al parroco, hanno interessato solo aperture che non impediscono né la sicurezza né la vita in struttura”. “La pannellatura degli accessi – si spiega – si è resa necessaria per impedire il rientro o l’afflusso di nuove persone a Vicofaro, cosa che, come concretamente dimostrato da fatti concreti, è effettivamente avvenuta”. “Nessuno, se vorrà – conclude la diocesi di Pistoia -, sarà lasciato senza collocazione”. Diversi ospiti di don Biancalani erano incappati nelle maglie della giustizia. Alcuni per spaccio e rapine, altri addirittura per stupro. In canonica c’era stata anche una violenza sessuale.

Molteni, sottosegretario al Viminale: ora a Vicofaro sicurezza e legalità

Esprime soddisfazione il sottosegretario al ministero dell’Interno, Nicola Molteni.  “Finalmente, con un lavoro attento e scrupoloso delle autorità, la canonica nel quartiere Vicofaro a Pistoia è stata liberata grazie al trasferimento di tutti i soggetti che da oltre un decennio occupavano la struttura ormai in condizioni di abitabilità e igieniche sanitarie inaccettabili e indegne. A Vicofaro, luogo per anni incapace di generare integrazione e inclusione, si è finalmente ristabilita legalità, sicurezza e rispetto delle regole. Un sistema di accoglienza migratoria totalmente fallimentare che aveva creato disagi, disordine, delinquenza, caos e forme di illegalità diffusa a danno dei cittadini e dei residenti”.

“Finalmente grazie all’intervento diretto del Viminale, delle autorità locali, delle forze di polizia, dell’amministrazione cittadina, di Caritas e diocesi e dei cittadini residenti, un luogo che era diventato un ghetto simbolo della negazione di integrazione e di conclamata insicurezza tornerà ad essere un luogo vivibile e fruibile da parte dei cittadini e della comunità. Ringrazio Cinzia Cerdini che da sempre si è battuta a fianco dei comitati locali per riportare a Vicofaro legalità, sicurezza e speranza. Un grande risultato di giustizia e una vittoria per i cittadini e la comunità locale”.

Gli ospiti sono stati accompagnati in altre strutture del territorio, principalmente nella disponibilità della diocesi di Pistoia. Si tratta di canoniche o locali comunque in uso alla curia, situati nei comuni di Pistoia, Quarrata e Larciano. Lo afferma lo stesso don Biancali, precisando che a Vicofaro rimangono ancora “circa 30-40 ospiti”.

 

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di Penelope Corrado - 29 Giugno 2025