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Schlein tace sul Milano Pride (dove la comunità ebraica non può sfilare) e preferisce volare a Budapest

C'è Pride e Pride

Schlein tace sul Milano Pride (dove la comunità ebraica non può sfilare) e preferisce volare a Budapest

Politica - di Maurizio Ferrini - 28 Giugno 2025 alle 13:42

Per Elly c’è Pride e Pride: Schlein sceglie la strada più distante ma più comoda. Un volo diretto a Budapest per manifestare contro Orban, in nome dei diritti arcobaleno, ma diserta la più vicina e scomoda Milano. Solo una delle tante contraddizioni del Pd e della sua leader. Il motivo è presto detto.

La comunità ebraica di Milano quest’anno non sarà in piazza per il Pride che si terrà oggi pomeriggio, il 28 giugno, in concomitanza con il corteo di Budapest. Tempi duri per i gay della comunità ebraica, discriminati perché identificati con la guerra di Israele e con quanto accade in Palestina e in particolare a Gaza.

Milano Pride: che cosa è successo alla comunità ebraica e perché Schlein tace

“Purtroppo quest’anno per la prima volta nella mia vita non potrò partecipare al Pride di Milano con i miei amici perché si autorizza l’uso di termini che mettono a rischio di aggressioni la comunità ebraica – ha spiegato in una nota il direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano Davide Romano -, ed in particolare gli ebrei Lgbti. Sono recenti le contestazioni a Keshet Europe, associazione che raggruppa ebrei Lgbti europei, a Roma contro cui hanno gridato ‘assassini’ e ‘terroristi’, così come il rifiuto alla partecipazione di Keshet Italia, sezione italiana di Keshet Europe, con le bandiere arcobaleno con la stella ebraica da parte del Toscana Pride”.

A detta di Romano “è assurdo che proprio chi giustamente presta molta attenzione alle parole che generano violenza, non si preoccupi di usare un termine grave come ‘genocidio’ – rimarca -. Una parola che notoriamente aizza l’antisemitismo che va a colpire tutti i cittadini italiani di religione ebraica”. Il documento politico del Pride milanese parla infatti di “genocidio documentato perpetrato dal governo israeliano in Palestina”.

Caccia agli ebrei a Milano: un clima infame

Un clima infame confermato da episodi criminali registati anche nei giorni scorsi. Il 18 giugno due ragazzi ebrei di 18 e 15 anni sono stati picchiati, rapinati e insultati con frasi antisemite all’uscita dalla Sinagoga di via Gracchi a Milano martedì 17 giugno. Stando a quanto emerso finora, i due giovani erano appena usciti dal luogo di preghiera attorno alle 16, dopo aver studiato la Torah, quando sono stati accerchiati da tre giovani che li hanno aggrediti, derisi e insultati “con frasi a sfondo razziale”; poi uno dei due è stato derubato dello smartphone e gli aggressori sono fuggiti. Ecco perché Elly ha scelto il Pride più distante. Perché è quello più comodo.  

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di Maurizio Ferrini - 28 Giugno 2025