
Sovraffollamento e violenze
Rivolta nel carcere di Marassi a Genova: 2 agenti feriti e oltre 100mila euro di danni. Resa dei conti tra detenuti
Detenuti in rivolta nel carcere di Marassi a Genova. La protesta, circa 200 persone coinvolte tra cui molti stranieri, ha causato il ferimento di due agenti della polizia penitenziaria ed è rientrata dopo circa un’ora. Secondo il segretario della Uilpa polizia penitenziaria Gennarino De Fazio, la rivolta sarebbe scoppiata in seguito a un tentativo di stupro di un detenuto. “Altissima tensione nel carcere di Marassi, a Genova, dove si sono registrati violenti disordini da parte di alcuni dei detenuti, prevalentemente stranieri e ristretti in I e II Sezione”. Così in una nota il Sappe che parla di una situazione incandescente, che avrebbe avuto un prologo ieri. “Quando alcuni ristretti si sono accaniti verso un giovane detenuto, arrivando quasi a torturarlo”.
Rivolta nel carcere di Marassi a Genova
“La situazione è stata per ore molto grave ma ora per fortuna è rientrata”, ha detto Francesco Migliorelli, vicesegretario regionale del sindacato. “Non ci sono state evasioni né atti ostili contro il personale di Polizia. Ma un violento regolamento di conti tra detenuti dopo che ieri un giovane era stato al centro di violenze da parte di altri detenuti. La preziosa e fondamentale opera di mediazione e negoziazione del personale di polizia penitenziaria ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente”.
Sappe: condotta gravissima, ignorate le nostre denunce
Il segretario generale del Sappe Donato Capece giudica la condotta dei detenuti violenti irresponsabile e gravissima. “Sono quotidiane le nostre denunce con le quali evidenziamo che le carceri in Liguria sono ad alta tensione” ha detto. E ha rinnovato al Dap la richiesta di potenziamento degli organici della Polizia penitenziaria dei reparti regionali, di Marassi in particolare. Capece ha sottolineato il ruolo centrale dei Baschi Azzurri nel sistema sicurezza del Paese. “Il Corpo di Polizia penitenziaria ha dimostrato e dimostra, ogni giorno, non soltanto di costituire un grande baluardo in difesa della società contro la criminalità in termini preventivi. Ma anche di avere in sé tutti i numeri, le capacità, le risorse, gli strumenti per impegnarsi ancora di più nella lotta contro la criminalità. Non lasciate soli le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria”. I due agenti feriti per fortuna hanno riportato danni lievi arti.
Due piani distrutti, oltre 100mila euro di danni
Grave il bilancio materiale. “Sono stati distrutti due piani per oltre 100mila euro di danni“. Lo riporta Aldo Di Giacomo, referente del sindacato Polizia penitenziaria. Durante la rivolta alcuni detenuti sono saliti sul tetto del penitenziario. “La rivolta di Marassi potrebbe segnare la ripresa delle rivolte nelle carceri – dichiara Di Giacomo – da tempo cogliamo i segnali di una situazione sempre più allarmante che denunciamo. Se la scintilla è il presunto stupro di un detenuto non ci sorprende. È sempre il sovraffollamento la causa principale delle tensioni mentre non saranno certo le stanze dell’amore a risolvere il problema dell’affettività e del sesso”.