
La denuncia di Donzelli
Referendum flop, ma la sinistra ci prova anche a scuola: a Livorno inviti al votare “sì” perfino nel registro elettronico
Le prime rilevazioni sull’affluenza alle urne, alle 12 di oggi, danno il quorum del 50% molto, molto lontano, nonostante lo straordinario dispiego di mezzi della sinistra e soprattutto del sindacato, quella sinistra sindacale che è riuscita a veicolare il messaggio sulle urne “da riempire” perfino nel registro elettronico delle scuole. Accade a Livorno dove – come denuncia il responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli – la propaganda della sinistra non conosce limiti. “Sono arrivati ad inviare a tutti i genitori degli alunni di una scuola del livornese i volantini per il “Sì” al Referendum. Sono sempre i soliti a sinistra, e non si smentiscono mai. Utilizzare i bambini e la scuola per fare propaganda politica è semplicemente indecente”
Referendum, propaganda anche nel registro elettronico
La vicenda accade all’istituto comprensivo statale “Don Angeli”. che ha inviato tramite il registro elettronico una circolare a tutti i genitori degli alunni per fare propaganda per il “Sì” al referendum, allegando materiale elettorale. “La scuola non può, e non deve, essere utilizzata come mezzo di propaganda politica. È inconcepibile che per paura di non raggiungere il quorum la sinistra arrivi addirittura a utilizzare strumenti per la formazione dei bambini come mezzi per propinare le loro indicazioni di voto”, commenta Donzelli.
(Il volantino allegato i 5 si dei diritti.jpeg – i 5 si dei diritti.jpeg)
“Le scuole sono luoghi sicuri per i nostri ragazzi, di educazione e di formazione. Utilizzarli, come ha fatto la sinistra, come mezzo di propaganda politica è una vergogna inaccettabile. Ma per la sinistra va tutto bene: del resto, sono da sempre abituati ad utilizzare le istituzioni come fossero di loro proprietà. D’altronde, ieri, nel pieno del silenzio elettorale, i leader delle opposizioni hanno addirittura strumentalizzato la manifestazione per Gaza per fare un appello al voto: è grave violare il silenzio elettorale, ma è indecente farlo utilizzando una manifestazione come quella per Gaza”, conclude l’onorevole Donzelli.