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Psicodramma nei socialisti tedeschi: l’opposizione interna vuole riallacciare i rapporti con Mosca. E il partito si spacca

Aria di crisi

Psicodramma nei socialisti tedeschi: l’opposizione interna vuole riallacciare i rapporti con Mosca. E il partito si spacca

Il "Manifesto" che tende la mano a Putin ha raccolto cento sottoscrizioni. La mossa si inserisce nelle tensioni interne al partito, dove si prepara un assalto alla leadership

Esteri - di Gabriele Caramelli - 12 Giugno 2025 alle 16:59

Il Partito socialdemocratico tedesco si spacca sulla politica estera, e sul suo aspetto più “sensibile”: i rapporti con Mosca. Alcuni esponenti di spicco del partito hanno presentato un manifesto in cui si chiede di riallacciare i rapporti diplomatici con la Russia. Il documento doveva essere a uso interno, ma è arrivato all’agenzia di stampa Dpa.

La proposta è in contrasto con la linea promossa dalla leadership del partito, che ora si ritrova a governare con i centristi del Cdu e Csu. Ma non solo, perché la richiesta è in netta contrapposizione anche con la linea dell’ex cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, che si è contraddistinto per un supporto incondizionato all’indipendenza dell’Ucraina.

I socialisti tedeschi si spaccano sui rapporti con Mosca

Il documento è stato firmato dall’ex capogruppo parlamentare Rolf Muetzenich, dall’ex leader del partito Norbert Walter-Borjans e dall’esperto di politica estera Ralf Stegner, oltre che da diversi membri del Bundestag tedesco e dei parlamenti dei Länder. L’iniziativa dei socialisti tedeschi ha scatenato un polverone, tanto che il ministro della Difesa Boris Pistorius, anche lui socialdemocratico, l’ha definita una «negazione della realtà» che «viola il desiderio del popolo del nostro Paese di porre fine alla terribile guerra in Ucraina», ricordando che il presidente russo Vladimir Putin sta rifiutando le offerte dell’Ucraina per un cessate il fuoco incondizionato.

Cosa c’è scritto nel manifesto

I firmatari del documento, intitolato “Manifesto” e sottoscritto da oltre 100 persone, hanno chiesto «la ripresa del dialogo con la Russia, una volta messe a tacere le armi,  su un ordine di pace e sicurezza per l’Europa che sia sostenuto e rispettato da tutti». Nonostante le critiche alla proposta degli esponenti socialdemocratici, Pistorius ha chiarito di condividere il desiderio di pace di molti, spiegando che quando Putin porta avanti i negoziati «bombarda contemporaneamente le città ucraine con maggiore severità e brutalità». Adesso, l’obiettivo dell’Spd è quello di eleggere una nuova leadership, oltre all’avvio di un nuovo programma dopo le elezioni di febbraio, in cui la sinistra tedesca ha registrato i peggiori risultati della storia.

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di Gabriele Caramelli - 12 Giugno 2025