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Killer delle escort ustionato in cella con l’olio bollente: indagati tre agenti penitenziari

Per l'aggressione del 6 giugno

Killer delle escort ustionato in cella con l’olio bollente: indagati tre agenti penitenziari

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 28 Giugno 2025 alle 11:32

Tre agenti della polizia penitenziaria sono stati indagati dalla procura di Prato per non aver  garantito la sicurezza del detenuto Vasile Frumuzache. L’uomo era stato ustionato con l’olio bollente da un altro detenuto il 6 giugno nel carcere pratese, dopo aver confessato di aver ucciso due donne escort. I tre poliziotti, originari di Caserta, Cosenza e Napoli e rispettivamente di 24, 40 e 45 anni, saranno interrogati per i reati di rifiuto di atti d’ufficio e lesioni colpose.

Il procuratore Luca Tescaroli ha evidenziato l’incapacità di assicurare la sicurezza passiva per i prigionieri nell’istituto penitenziario e nel caso specifico di Frumuzache: «È un dato di fatto che non si è riusciti ad assicurare il richiesto controllo e protezione nei confronti del detenuto, poche ore dopo il suo ingresso in carcere». L’uomo che ha aggredito il detenuto si chiama Guma Ionut Cristi: il gesto sarebbe una ritorsione per l’omicidio di Ana Maria Andrei e Denisa Adas.

Frumuzache ustionato: indagati tra agenti della polizia penitenziaria

La procura aveva trasmesso alcune direttive al comandante del carcere, ricevendo l’assicurazione che il detenuto si sarebbe trovato al sicuro. Nonostante ciò,  un altro prigioniero è stato «lasciato del tutto libero di versargli un pentolino di olio bollente, intriso di un bicchiere di zucchero sul volto e sugli arti», provocandogli delle ustioni. Il detenuto, anche lui romeno come Frumuzache, è stato interrogato il 16 giugno, come ha raccontato il suo avvocato Katia Giachino: «Guma ha raccontato al pubblico ministero l’aggressione a Vasile Frumuzache, spiegando che Ana Maria Andrei non era sua cugina ma è stata, per un certo periodo di tempo, la sua compagna». Poi il legale ha aggiunto: «Guma ha incalzato Vasile dicendogli ‘Ma ti rendi conto? Ne hai ammazzate due, ti rendi conto di cosa hai fatto? Una era mia cugina’».

La risposta di Frumuzache all’altro detenuto e l’epilogo

Dopo le domande di Guma, Frumuzache avrebbe risposto: «Che c***o me ne frega a me, sai quante ce ne sono ancora da trovare». A quel punto, l’altro detenuto è andato su tutte le furie, come ha spiegato il suo avvocato. Secondo Katia Gioachino, «a queste parole ha comunque assistito anche un terzo uomo, un compagno di cella, anche lui romeno». 

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di Gabriele Caramelli - 28 Giugno 2025