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Iran-Israele, sinistra al livello più basso di sempre: non condanna gli ayatollah, ma sa solo litigare con il governo

Esame di maturità fallito

Iran-Israele, sinistra al livello più basso di sempre: non condanna gli ayatollah, ma sa solo litigare con il governo

Il mondo è col fiato sospeso. Per l'opposizione era l'occasione di dimostrare senso delle istituzioni e collaborare in un contesto di grande drammaticità. Invece non coglie l'attimo: anziché ragionare sul pericolo atomico iraniano preferisce la polemica spicciola. Grammatica istituzionale zero. Opposizioni prive di realismo ed equilibrio. Non potranno mai governare

Politica - di Adriana De Conto - 15 Giugno 2025 alle 08:00

Sinistra mai caduta così in basso. Nella drammaticità degli eventi che la guerra Israele-Iran prefigura, con il mondo col fiato sospeso, Schlein, Conte, Bonelli &Co non trovano di meglio che litigare con Tajani e prendersela con il governo che da venerdì notte è in allerta permanente. Scene patetiche:”Venga e riferire in Aula” strillano in coro le opposizioni. Schlein chiede al governo di muoversi: «Si attivi con urgenza in tutte le sedi multilaterali per favorire la de-escalation, riprendere gli sforzi diplomatici e scongiurare un allargamento della guerra dalle conseguenze incalcolabili”. Il ministro degli Esteri le fa notare che non sono cose da dirsi: “Io sono sempre pronto ad andare in Parlamento. Io all’alba ero già qui, si sveglia un po’ tardi l’opposizione”. “E’ lui che deve svegliarsi”, rispondeva infantilmente Schlein. Grammatica istituzionale zero, livello infimo pure in un momento così drammatico. Sabato il ministro ha riferito puntualmente alla Camera, ma a Boldrini, Magi e sinistri vari neanche questo va bene. Accusano il governo italiano per le azioni di Netanyahu. Se la prendono con Meloni. E vorrebbero governare in questo stato infimo di lucidità? Non è proprio aria. Le opposizioni strepitano se Tajani non riferisce, strepitano quando il ministro riferisce. E giù insulti al governo.

La sinistra sorda alla minaccia nucleare

No, la sinistra non ha superato l’esame di maturità e scherza col fuoco. Questa era l’occasione buona per mettersi a disposizione, collaborare con la maggioranza, dimostrare responsabilità, realismo, dare l’idea di essere consapevoli del pericolo crescente. Invece l’opposizine non sembra che abbia capito il filo del discorso drammatico che tutti ci coinvolge. O meglio, scordiamoci di avere un’opposizione. L’Aiea, per la prima volta in vent’anni, ha accusato l’Iran di arricchire l’uranio molto oltre i livelli per l’uso civile. E questa è una minaccia grave: per Israele da parte del regime degli ayatollah, che ha tra gli obiettivi primari  la distruzione di Israele. Ma è una minaccia per tutti l’eventualità di un conflitto nucleare. Eppure da sinistra l’unica analisi “raffinata” è inveire contro il governo israeliano e quello italiano. Un salto di qualità nelle analisi non è lecito attendersi. Enzo Amendola, Pd, su X: “L’attacco unilaterale di Israele all’Iran segna un nuovo, pericoloso capitolo per il medio oriente. Fermare la spirale di guerra”. Confondere unilaterale con preventivo è un errore da matita blu, ma lo commette anche la segretaria Elly Schlein : “Drammatica escalation in Medio Oriente dopo l’attacco unilaterale di Israele all’Iran”.

Conte, Schlein, Boldrini non condannano il regime degli ayatollah

Arriva Giuseppe Conte, uno dei più “immaturi” rispetto alla complessità del momento. Il lungo  post imbarazzante: “Oltre al genocidio di palestinesi ora l’attacco all’Iran: qualcuno ha intenzione di fermare il criminale Netanyahu; o vogliamo lasciare a lui la decisione di farci trascinare tutti in un conflitto dagli effetti devastanti?”. Che sia stato decapitato il piano nucleare di Teheran  interessa qualcosa alle opposizioni? Niente, zero riflessione. Equilibro, riflessione, addio, Conte si esercita contro Tajani e governo anche dopo l’informativa del ministro durante l’audizione delle commissioni congiunte Esteri e Difesa della Camera e Senato. Giuseppi sentenzia: “Mi è sembrato, al solito, contraddittorio e ambiguo come la sua premier. Ma l’Italia condanna o no l’attacco di Netanyahu?”. La domanda che forze politiche d’opposizione serie dovrebberto porsi sarebbero altre: siamo o no sull’orlo di un precipizio? La guerra nucleasre è alle porte? E da qui partire per rendersi partecipi, con le forze di governo, di un pericolo che ci sovrasta.

Opposizioni al livello istituzionale più basso di sempre

Invece solo vaniloquio. Sinistra e opposizioni non hanno chiaro un punto essenziale: l’Iran rappresenta una minaccia concreta e crescente per Israele e per l’intero mondo libero. Il piano per dotarsi di armi nucleari, confermato dall’intelligence e dall’Aiea non è accettabile. Solo a sinistra rimangono indifferenti. L’Italia fa bene a presidiare la sicurezza dei nostri connazionali nelle aree a rischio e a promuovere ogni canale di dialogo. L’Iran è una teocrazia che da anni finanzia organizzazioni terroristiche e destabilizza l’area. Israele, con tutte le sue complessità e contraddizioni, resta l’unica democrazia del Medio Oriente con cui trattare e dialogare. Si chiama realismo. Altri due “immaturi”  Bonelli&Fratoianni si baloccano nella polemicuccia: “Dal governo italiano ci aspettiamo parole chiare e soprattutto un’iniziativa diplomatica”. Diteglielo ai Dioscuri di Avs che è quello a cui l’italia sta lavorando. Come non concludere questa carrellata con Laura Boldrini, che  si conferma ai soliti alti livelli?: “Assistiamo a un imbarazzato e imbarazzante silenzio del governo Meloni”. L’imbarazzo di avere un’opposizione siffatta è tutto nostro.

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di Adriana De Conto - 15 Giugno 2025