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Il question time

Nordio: “Basta poliziotti indagati per avere fatto il loro dovere. L’avviso di garanzia? Una condanna per chi è indagato”

Il Guardasigilli in Parlamento parla del lavoro che si sta facendo per riformare la legge ed evitare i casi come quelli dei poliziotti intervenuti nell'omicidio del brigadiere Legrottaglie

Politica - di Antonio Nicolò - 25 Giugno 2025 alle 16:54

Basta con poliziotti indagati automaticamente per avere fatto il loro dovere. Il ministro Carlo Nordio interviene al question time e annuncia una possibile riforma della legge e critica anche l’uso discriminatorio di uno strumento come l’avviso di garanzia.

Nordio: “Chi riceve un avviso il giorno dopo va sui giornali”

“L’informazione di garanzia è un istituto che risale a 50 anni fa, è stato modificato varie volte nel nome ed è sempre stato un fallimento: da informazione di garanzia si è trasformato in garanzia di informazione perché chi ne è raggiunto sa benissimo che il giorno dopo finirà sui giornali. Quindi l’aspetto paradossale (che non è solo limitato alle forze dell’ordine, ma a tutti i cittadini) è il seguente: un istituto che è nato per garantire chi ne viene informato si è trasformato in una condanna anticipata che in ambito politico ha portato alle dimissioni o estromissioni dalle candidature con un effetto perverso.”, ha detto Nordio rispondendo a un’interrogazione di Fratelli d’Italia.

“Nei confronti delle forze dell’ordine il problema è aggravato, perché si tratta di persone che fanno uso legittimo delle armi (che è una scriminante), ma che subiscono questo calvario. Stessa cosa accade ai medici”, ha detto ancora il titolare del dicastero di via Arenula.

“Pensiamo che, quando si è in presenza di una causa di giustificazione (scriminante), si possa costruire una norma che consenta alla persona interessata di partecipare a questo tipo di indagine senza essere iscritta nel registro degli indagati. Quindi garantendo la difesa, ma senza dare questo marchio di infamia che comporta conseguenze negative”, ha aggiunto il Guardasigilli.

“Rivedere le norme”

“Secondo il nostro codice- ha detto ancora Nordio-firmato da Mussolini e Vittorio Emanuele III, lo Stato dice che tu carabiniere hai commesso un reato ma io sono buono e non ti punisco. Per questo va cambiata nel codice penale tutta la struttura delle scriminanti, come nell’uso legittimo delle armi, la legittima difesa e lo stato di necessità. Basta con questa cosa che non sei punibile, che tu ha fatto qualcosa di cattivo ma lo Stato è buono e ti perdona, bisogna eliminare l’illiceità nella struttura dello stesso reato”.

Domani il voto sulla separazione delle carriere

E’ ripresa, nell’Aula del Senato, la discussione generale sulla Separazione delle carriere dei magistrati. Una ventina gli iscritti che devono ancora prendere la parola in Assemblea. Il voto è previsto per domani e sarà la terza volta. Come previsto dalla Costituzione, dopo una paura di almeno tre mesi, ci sarà bisogno di un’altra approvazione( tra ottobre e novembre) e poi il referendum ad inizio 2026.

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di Antonio Nicolò - 25 Giugno 2025