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Nazionale, Spalletti in lacrime: “Sarò esonerato”. Non s’è dimesso per non perdere soldi. Ora Ranieri o Buffon?

La svolta clamorosa

Nazionale, Spalletti in lacrime: “Sarò esonerato”. Non s’è dimesso per non perdere soldi. Ora Ranieri o Buffon?

Sport - di Marta Lima - 8 Giugno 2025 alle 15:59

La svolta era nell’aria, è arrivata alle 15, con una conferenza stampa nella quale Luciano Spalletti non ha annunciato le dimissioni, che ovviamente avrebbero comportato la perdita dello stipendio milionario, ma la cacciata da parte della Federazione, due giorni dopo la figuraccia in Norvegia che potrebbe costarci il Mondiale. “Il presidente Gravina mi ha comunicato ieri sera che sarò sollevato dall’incarico di ct della Nazionale”, ha detto il Ct azzurro a Coverciano. Il tecnico toscano è sembrato decisamente provato e commosso ad una domanda e dopo aver iniziato a rispondere si è alzato e ha lasciato la sala in lacrime.

Luciano Spalletti esonerato

Alla vigilia del match contro la Moldavia, valido per le qualificazioni ai Mondiali 2026 e in programma domani a Reggio Emilia. Il ct sarà in panchina domani. “Io non volevo mollare”, dice Spalletti, silurato dopo la sconfitta per 3-0 incassata venerdì a Oslo contro la Norvegia. Il ct risponde ai media, alla fine – provato e commosso – si alza e lascia la sala. “Ho sempre sostenuto che i miei giocatori fossero forti. I risultati sotto la mia gestione sono questi e devo assumermi la responsabilità. Io amo questa maglia, questo lavoro e i calciatori che ho allenato: domani sera chiederò loro di dimostrare ciò che ho chiesto anche se non sono stato in grado di far esprimere il meglio”, dice Spalletti nella fase iniziale della conferenza.

“La cosa che mi ha fatto più male è non aver raggiunto la qualità di gioco che volevo. Sono dispiaciuto di me stesso. Accettando l’incarico sapevo che ci sarebbero stati momenti difficili. Non ci sono riuscito. Ho notato che siete stati gentili nel commentarla, probabilmente meritavo di peggio. Ho creato problemi al movimento coi miei risultati”, afferma il ct.

Ero convinto non sarebbe stata una passeggiata, ma che sarei arrivato ai Mondiali -aggiunge Spalletti-. Ne sono ancora convinto: parlando con Gravina ero ancora della mia convinzione ma sono molto sotto il livello perché questi sono calciatori forti. Stare a rimuginare su ciò che è stato è tempo perso. Sul passato non si può mettere mano. Ora diventa fondamentale giocare una partita degna della maglia che portiamo”.

“Ho trovato feeling con tutti”

Si parla del rapporto con i giocatori: “Se non ho trovato feeling, ditemi nomi e cognomi, perché io l’ho trovato con tutti. C’è da lavorare sull’appartenenza e sulla gioia nel giocare con la Nazionale. Io sono andato sempre verso gli abbracci e comprendere tante cose. Dopo l’Europeo ho cercato di essere meno ossessivo e più ‘amico’ verso i giocatori”.

“Non voglio chiudere con la figura dell’altra sera, ma con una bella partita. Ai ragazzi ho sempre detto che loro sono gli uomini giusti per andare al Mondiale. Ci sono state delle complicazioni, ora mi aspetto una presa di coscienza e mostrare che continuano ad essere gli uomini giusti”, afferma.

Giocatori in riserva, le scelte per la Moldavia

“C’è una valutazione da fare su come siamo arrivati a queste partite, sicuramente col fiato lungo. Tanti giocatori erano logori dal finale di stagione, non ci siamo arrivati benissimo. Poi, però, sono loro i miei giocatori. Anche quelli che hanno avuto infortuni erano in condizione di essere chiamati”, osserva il ct. “Domani non stravolgerò nulla, l’ho detto anche alla squadra. Resteremo in campo nella stessa maniera grosso modo -aggiunge Spalletti-. Retegui e Lucca sono due prime punte, ma possono giocare insieme. Le partite vanno però sempre combattute: anche la Moldavia ha giocatori di livello internazionale. L’altra sera non abbiamo messo in campo il meglio di noi stessi: non abbiamo fatto giocate o recuperi importanti né a gestire la partita. Se tutti individualmente siamo al di sotto delle nostre possibilità, io per primo, poi diventa più difficile. E contro la Moldavia saremo noi a doverla incanalare”.

Il futuro? Pioli, Ranieri, Mancini o Buffon, con una deroga speciale per provare a fare il miracolo direttamente dalla panchina.

Gasparri: “Finalmente!”

“Finalmente cacciato Spalletti che non ha avuto la dignità di andarsene dopo gli europei disastrosi. Decisione opportuna ma tardiva. Lui un vero disastro, ma bisogna riflettere subito sul futuro del calcio italiano”. Lo scrive sui social, Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, che subito dopo la sconfitta della Nazionale a Oslo contro la Norvegia aveva chiesto il siluramento del ct.

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di Marta Lima - 8 Giugno 2025