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Mezzo Pd processa “Elly la marziana”. Picierno: tutto sbagliato, un regalo enorme alla destra

Nazareno nei guai

Mezzo Pd processa “Elly la marziana”. Picierno: tutto sbagliato, un regalo enorme alla destra

L'europarlamentare sfida i vertici: ora basta acrobazie assolutorie con calcolatrice alla mano. Il successo della destra in Italia è profondo, non è una meteora. Pensare a scorciatoie non servirà

Politica - di Stefania Campitelli - 10 Giugno 2025 alle 08:48

La resa dei conti nel Nazareno è iniziata a spoglio in corso quando era chiaro che il quorum sarebbe stato un miraggio e che la segretaria Elly Schlein ancora una volta aveva sbagliato strada e alleati. La minoranza interna non glielo perdona – “un enorme regalo alla destra” –  e la aspetta al varco della prossima Direzione. Mentre la segretaria ha la faccia tosta di parlare di vittoria e lanciare la sfida a Palazzo Chigi Pina Picierno affila le armi.

Picierno: in politica il senno del poi non serve

«In politica il senno di poi serve a poco. È più utile il senno di prima”, dice in una lunga intervista al Corriere della Sera. “Era evidente che rivolgere lo sguardo al passato non avrebbe raccolto il consenso degli italiani. Abbiamo ceduto a una polarizzazione che rappresenta sempre meno la pluralità del Paese, si avverte anche nella scarsa affluenza di questi anni”. Un errore rincorre la Cgil di Landini per la vicepresidente del Parlamento europeo.  “Le più grandi conquiste sono arrivate dall’unità dei lavoratori. In questo senso sì, si è schiacciato troppo, abbiamo ceduto ad una prova di forza anche nei confronti delle altre sigle. Le relazioni industriali – chiarisce l’europarlamentare dem – non sono materia da consultazione referendaria, se non in casi eccezionali”.

La destra ha ripreso fiato grazie a noi

Sbagliato poi trasformare il voto referendario in un sondaggio sul governo.  “Purtroppo, un enorme regalo”, dice Picierno. “La destra ha ripreso fiato proprio nel momento in cui erano più in affanno. E adesso? “Mi aspetto che almeno non vengano usati mezzi termini o acrobazie assolutorie con calcolatrice alla mano. Mi sembra evidente che l’alternativa di governo non si costruisce agitando i feticci del passato. C’è un nuovo mondo là fuori che ci chiede soluzioni coraggiose alle sfide di oggi. Guardiamo avanti”.

Sbagliato l’avviso di sfratto a Palazzo Chigi

Avviso di sfratto al governo? “Non l’ho mai pensato, oltre a non averlo mai detto. Il successo della destra in Italia è profondo, non è una meteora. Pensare a scorciatoie o fantasticare su spallate prossimamente non servirà. Le spalle conserviamole per un’alternativa credibile, perché dovranno essere molto larghe per competere e convincere la maggioranza degli italiani”.

Parliamo dei fatti, basta scontri muscolari

E ancora sul fatidico campo largo-stretto. “Bisogna uscire da uno scontro muscolare e inconcludente. Parliamo dei fatti, della realtà delle cose: non c’è una riforma che sia una. Ripartiamo dalla competitività delle nostre imprese, dall’autonomia strategica e difensiva dell’Europa, dal potere d’acquisto del ceto medio, dalla tutela di famiglie e lavoratori precipitati nella spirale delle povertà. Ripartiamo da qui. Stretto o largo che sia, è il campo e il confronto che serve al Paese”.

Gori: un autogol che andava evitato

Picierno non è l’unica a tirare le orecchie alla segreteria. Tra i più critici, accanto a Stefano Bonaccini, anche Giorgio Gori, eurodeputato ed ex sindaco di Bergamo, “un autogol che andava evitato, il Pd sì è infilato in una battaglia ideologica e anacronistica”.

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di Stefania Campitelli - 10 Giugno 2025