
Il volume della discordia
Meloni tra le italiane illustri in un libro per le elementari: la maestra “dalla penna rossa” si ribella: “Propaganda”
Nella ristampa di “Ragazze con i numeri”, distribuito alla scuola primaria di Limena nel Padovano, dopo Nilde Iotti, Frida Kahlo e Maria Montessori, è stato aggiunto il presidente del Consiglio. Protesta una parte degli insegnanti. Polemica imbarazzante. La preside le appoggia
Imbarazzante polemica a Limena, nel padovano, tra una maestra elementare e l’assessora all’Istruzione di Fratelli d’Italia. Capita che il premier Meloni sia stata inserita in un libro dedicato dedicato alle donne illustri nella storia. Il volume è stato portato alla scuola primaria Manzoni dall’assessora Eleonora Paccagnella e consegnato agli alunni. L’assessora ha fatto sapere che non c’era nessun intento propagandistico; ma che la premier è stata inserita in quanto prima donna presidente del Consiglio in Italia. Così come sono state menzionate anche Tina Anselmi e Nilde Iotti, rispettivamente prima donna a essere ministro e prima donna a ricoprire la terza carica dello Stato. Iniziativa intrapresa per promuovere la parità di genere e il ruolo della donna nella storia. Eppure la maestra dalla “penna rossa” non ha gradito. Strano il mondo della scuola. Assistiamo a gite in moschea, con tanto di preghiera rituale. Vediamo bersaglieri “cacciati” da incontri di educazione civica. Poi un opuscono in cui appare la presidente del Consiglio in aggiunta ad altre donne che hanno rotto il “tetto di cristallo” fa infuriare il corpo insegnante.
Meloni nel libro per le elementari, maestre scatenate
Quando è arrivato il momento di fare la foto di gruppo, per non mostrare i volti dei giovani studenti è stato chiesto loro di coprirsi con l’immagine di una di queste donne raccontate nell’opuscolo. E molti alunni hanno scelto quello della premier. Anche perché per loro è la più conosciuta, come ha spiegato la dirigente scolastica. Ma proprio questo motivo ha scatenato l’ira di una delle maestre che ha accusato l’assessora di voler fare propaganda. Morale della favola, la foto non è stata scattata per non creare ulteriori polemiche. Se per la maestra dalla penna rossa è polemica che gli alunni conoscano chi sia il primo ministro, vuol dire che siamo alla frutta “democratica”.
Meloni nel libro delle donne illustri, polemica assessora-maestra
Dunque da una parte c’era l’assessora Eleonora Paccagnella (FdI), con la delega all’istruzione del Comune di Limena (a guida Pd); dall’altra una delle maestre della scuola primaria Manzoni. Paccagnella ha portato a scuola un libretto dedicato alle donne eccellenti nella storia, che in realtà è una ristampa. Solo che il libretto era stato distribuito anche lo scorso anno senza far discutere, perché non era presente la premier. In questa versione accanto alle scienziate sono apparse altre «Ragazze con i numeri» (il volumetto si intitola così): si spazia dall’ all’arte, come Frida Khalo, alla pedagogia come Maria Montessori e anche alla politica, come Nilde Iotti e – ed è qui che si è scatenata la polemica – Giorgia Meloni. «E’ la prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio, e si trova nel libretto per questa ragione – ha spiegato Paccagnella al Corriere del Veneto-. Se a qualcuno non piace questa tipologia di storia non so che farci ma è la realtà. Non si trattava assolutamente di una volontà celebrativa; bensì di dare conto di una realtà».
La realtà dà fastidio: Meloni è la prima donna premier italiana
Ma la realtà delle cose non è stata bene alla maestra. «Alla fine non è stata scattata nessuna foto – dice Paccagnella – voglio chiarire che l’attacco nei miei confronti è puramente politico. Se non ci fosse stata Giorgia Meloni nel libretto non sarebbe successo nulla. In ogni caso vorrei fosse chiaro che quella situazione non è stata in alcun modo spinta da me; né utilizzata successivamente (foto infatti non ce ne sono). Respingo al mittente tutte le accuse di strumentalizzazione». La preside dell’istituto prende le difese della maestra che “democraticamente” si è opposta alla foto-ricordo dei bambini. E djnque, allo spirito della segnalazione delle donne italiane illustri. Lavandosene le mani ha affermato:
La posizione della dirigente scolastica
«A prescindere dal battibecco al quale non ho assistito e che mi è stato riferito da entrambe le parti- continua la preside – mi sono semplicemente raccomandata con il Comune di tenere maggiore prudenza in altre iniziative simili. Penso che la docente abbia agito nel modo corretto. Tenendo conto del fatto aveva, come è ovvio che sia, la responsabilità di tutti i suoi alunni. Ha voluto evitare qualsiasi accusa di strumentalizzazione dei piccoli studenti, che a prescindere dal colore politico non è certamente adatta ad una scuola. Per noi, in ogni caso, la storia è chiusa, ci siamo chiariti con l’amministrazione con la quale collaboriamo sempre in modo molto positivo e continueremo a farlo in futuro». Cosa significhi “prudenza” ci risulta quantomai criptico. Si tratta di un volumetto che elenca meriti e posizioni ragguardevoli raggiunte da donne italiane in vari ambiti. A meno che si voglia nascondere ai bambini delle elemntari che abbiamo una donna primo ministro…Strumentalizzazioni non se ne vedono, se non la paura della realtà delle cose. Imbarazzante.