
Dubbi del Pd
Marche verso le urne: la sinistra vuole scaricare Matteo Ricci per il caso “affidopoli”
Ad ottobre si voterà per le elezioni regionali nelle Marche. Il centrodestra compatto sul presidente uscente, mentre il centrosinistra ha dubbi sul deputato europeo
Le Marche si preparano alle elezioni regionali. Che si terranno in autunno(presumibilmente ad inizio ottobre)e che per ora hanno una sola certezza: Francesco Acquaroli, governatore uscente, sarà ricandidato con un’unanimità mai venuta in discussione da parte del centrodestra. Mentre sull’altro fronte ci sono tanti, troppi dubbi sull’autocandidatura di Matteo Ricci.
I successi di Acquaroli: Marche in attivo sulla sanità
Il quinquennio di Francesco Acquaroli è confortato da risultati evidenti. Primo fra tutti quello sulla sanità, che non solo è in ottime condizioni ma presenta, dato non tanto diffuso nel centrosud, un attivo di bilancio. Una buona amministrazione, collegiale e mai esercitata d’arbitrio, che trova il conforto di tutta la coalizione di centrodestra che spera in un altro quinquennio di governo.
I dubbi del Pd su Ricci
Il contendente di Acquaroli dovrebbe essere Matteo Ricci, già sindaco di Pesaro e vicepresidente Anci, fresco dell’elezione al Parlamento europeo. Ma il condizionale è giustificato da tante cose. Di recente è partita l’inchiesta “affidopoli” che riguarda affidamenti diretti da parte del comune di Pesaro proprio ai tempi in cui Ricci era primo cittadino. Il deputato europeo non è indagato ma il suo successore, Andrea Biancani, sul punto è stato piuttosto caustico. “Io voglio continuare a muovermi nella legalità e non essere indagato. Anche perché se chiamiamo aziende per farci promuovere eventi queste poi vengono puntualmente a chiedere qualcosa in cambio”. Parole pesanti, che sembrano segnare una presa di distanze dal suo predecessore.
Un coro di dissensi sulla sua candidatura
Mentre Ricci è sempre più lanciato nell’autocandidatura i dubbi sulla sua figura arrivano da diversi segmenti del centrosinistra. Che riguardano sempre “affidopoli”. L’ex senatore e predecessore di Ricci al comune, Giorgio Tornati lo ha accusato di, “aver prodotto strani atti amministrativi oggi oggetto di indagine” e di essersi sottratto alle domande della commissione di inchiesta comunale. E sul punto Ricci ha detto di avere già dato risposte alla stampa.
La gaffe di Elly
Arrivata nelle Marche per la campagna elettorale referendaria, Elly Schlein, non ha speso una parola sulla candidatura di Ricci. In compenso ha fatto una bella gaffe. Ha accusato Acquaroli di essere stato l’ultimo nel sondaggio di gradimento pubblicato da Swg. Mentre in realtà, l’attuale presidente si era piazzato undicesimo tra i venti governatori.
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