CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

La strage silenziosa: a Milano un altro ragazzo muore in monopattino. Solo nel 2025 12 vittime

Pericolo nelle strade

La strage silenziosa: a Milano un altro ragazzo muore in monopattino. Solo nel 2025 12 vittime

Un’auto condotta da un uomo ubriaco ha falciato Marco Cutrona in Corso Sempione. Secondo i dati Asaps-Sapidata, nel 2024 erano state circa venti le vite spezzate su monopattini elettrici

Cronaca - di Demetra Orsi - 20 Giugno 2025 alle 18:40

Marco Cutrona aveva vent’anni. Veniva da Cinisello e, come tanti ragazzi della sua età, percorreva di notte Milano sul suo monopattino elettrico. L’altra notte il tragitto è finito in tragedia: uno schianto violento con un’auto lanciata a velocità sostenuta, in via Melzi d’Eril, all’angolo con Corso Sempione. L’impatto l’ha scaraventato a terra. A notarlo, esanime sull’asfalto, è stata un’ambulanza in servizio, passata lì poco dopo le tre. Trasportato in condizioni disperate al Niguarda, non c’è stato nulla da fare.

Le responsabilità del conducente

Il conducente dell’auto, un uomo di 51 anni, è risultato positivo all’alcol test. Non aveva assunto sostanze stupefacenti, ma la sua guida in stato di ebbrezza si è rivelata fatale. Secondo la ricostruzione, il giovane stava percorrendo Corso Sempione in direzione dell’Arco della Pace. A un semaforo lampeggiante è stato urtato dalla vettura, con tale forza da finire contro il cordolo dello spartitraffico. Sul posto è stato trovato un casco.

Una strage silenziosa che continua

Si chiamava Marco, e adesso il suo nome si aggiunge a un elenco sempre più lungo. Quella dei monopattini elettrici è una strage silenziosa: se ne parla poco, ci si indigna ancor meno. Eppure i numeri parlano chiaro. Per la cronaca, la moda dei monopattini nelle grandi città è iniziata con la folle politica degli incentivi del governo Conte durante la pandemia (più per motivi di clientelismo), poi cancellati dal governo Meloni lo scorso agosto. Secondo i dati Asaps-Sapidata, nel 2024 si sono contate 20 vittime. In questo 2025, che non è ancora giunto a metà, siamo già a 12 decessi. Dodici, contando anche l’ultimo, quello del giovane. Un dato allarmante, che dimostra come la micro-mobilità urbana, da promessa ecologica, si stia trasformando in una fonte inquietante di pericolo, soprattutto per i più giovani.

Il decreto sicurezza e i suoi primi effetti

Il governo, con l’ultimo decreto sicurezza, ha provato a mettere un argine a questa deriva. Già dal dicembre scorso sono diventati obbligatori casco, mini-targa, assicurazione e indicatori di direzione. Al contempo, le multe sono state irrigidite e le limitazioni di circolazione rafforzate. I primi segnali sulle strade in generale fanno ben sperare, ma restano insufficienti di fronte a casi come quello di questa notte.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Demetra Orsi - 20 Giugno 2025