
Attenti a quei due
L’eredità di Amadeus: alla Rai multa da 123mila euro per lo spot occulto di Chiara Ferragni a Sanremo
Le marchette a Instagram, realizzate da Amadeus e Chiara Ferragni durante Sanremo 2023, costano care alla Rai, che ora deve pagare una multa salata. Il Consiglio di Stato ha confermato la multa di 123.498 euro inflitta dall’Agcom all’emittente pubblica. La vicenda giudiziaria, secondo Open, si basa sulle citazioni e le apparizioni visive del profilo Instagram di Amadeus nel programma. Per questo motivo, i giudici hanno decretato che le condizioni integrano la «comunicazione commerciale audiovisiva occulta».
Inoltre, secondo i magistrati, la Rai «non poteva ragionevolmente trascurare che il continuo riferimento ad un determinato social network si sarebbe risolto nella promozione dello stesso (come di fatto accaduto); ciò implicava la necessità di conformare i messaggi – oggettivamente promozionali – alla disciplina di settore, atta a rendere edotto lo spettatore del contenuto promozionale». La sentenza è arrivata nei giorni scorsi, in seguito alla denuncia del Codacons che ha poi portato all’apertura del procedimento contro l’emittente statale.
La Rai paga una multa per pubblicità occulta: colpa di Amadeus e Chiara Ferragni
Amadeus ha lasciato la Rai il 31 agosto del 2024, ma il riverbero del suo operato si è fatto sentire forte e chiaro, soprattutto a livello giudiziario. Inizialmente, alla rete nazionale erano state inflitte due sanzioni da 175.143 euro e l’altra di 123.498 euro, ma il Tar del Lazio ha cancellato la prima, confermando il restante provvedimento dell’Agcom. La sentenza definitiva spiega anche come «sebbene non vi sia la prova di un rapporto di committenza tra il beneficiario della comunicazione commerciale e la Rai devono condividersi le valutazioni del Tar, per cui un effetto pubblicitario per il social in questione si sia comunque prodotto e, a monte, tale evenienza non poteva essere ignorata da un organismo come la Rai, dotato di specifiche competenze professionali nel settore audiovisivo e, anche in qualità di operatore nel servizio pubblico audiovisivo, tenuta ad una particolare diligenza nello svolgimento della propria missione».
Anche la Rai si era piegata al metodo promozionale della Ferragni
Il Consiglio di Stato, nella sentenza, ha dato risalto alla strategia comunicativa adottata dalla Rai in occasione della 73esima edizione di Sanremo. I giudici hanno sottolineato che l’implementazione del bacino degli spettatori, volontariamente perseguito attraverso l’esplicito e reiterato riferimento ad uno specifico social network, abbia assicurato notevoli ritorni sia in favore dell’azienda pubblica, sia, ancora, della concessionaria Rai Pubblicità, sia, infine, dello stesso social Instagram». Per di più, la tattica dell’emittente pubblica «è stata assicurata dal preventivo reclutamento di testimonial provenienti dal mondo delle piattaforme social: il riferimento è alla presenza, in qualità di conduttrice da affiancare al presentatore Amadeus, dell’influencer Chiara Ferragni (la quale vantava su Instagram circa 29 milioni di followers)». Infine, i giudici hanno decretato che «la determinazione della sanzione irrogata appare coerente e proporzionata alla violazione ed alle condizioni dell’agente», chiudendo il caso una volta per tutte.