
Referendum bocciati
La débâcle della sinistra: quando l’ideologia tradisce la Costituzione, il popolo volta le spalle
Il flop referendario e il caos politico nel campo largo, ormai scomparso, rivelano i limiti di una democrazia usata come arma di propaganda
Il mancato raggiungimento del quorum referendario non è soltanto un dato percentuale. È una bocciatura politica inequivocabile che colpisce i promotori ancor prima che i quesiti stessi. Alcuni di questi – come quello sulla “cittadinanza breve” – non avrebbero peraltro mai superato la prova delle urne nemmeno con un’affluenza del 50% +1. Basti verificare i “no” al 5° quesito.
Referendum: tutti gli errori strategici della sinistra
La sinistra e la Cgil, principali artefici di questa debacle, dovrebbero fermarsi a riflettere su una serie di errori gravi, che configurano una pesante sgrammaticatura costituzionale e un fallimento strategico. E invece, anche nei commenti successivi al voto, continuano a ricercare nemici, giustificazioni o addirittura parlano di risultato positivo, anziché confrontarsi su quattro grandi questioni.
Lo spirito tradito dell’articolo 75 della Costituzione
La prima: l’uso inflazionato dei referendum abrogativi – per regolare contese interne o fare prove di forza e non per rimettere al popolo i grandi temi, come al tempo fu per divorzio o nucleare – ha tradito lo spirito dell’articolo 75 della Costituzione. Si pensi che dei 77 referendum abrogativi solo 39 sono risultati validi. E gli ultimi che hanno raggiunto il quorum risalgono al 2011.
Quesiti troppo complessi e distacco dell’elettorato
In secundis, la scelta di proporre quesiti sempre più articolati e non di immediata comprensione (si pensi, per fare un raffronto, ai quesiti di un tempo come quello sul divorzio: chiaro e in grado di generare un vero dibattito, al di là delle appartenenze) ha generato confusione, distacco e infine astensione. Il referendum richiede semplicità, chiarezza, impatto diretto.
Contraddizione politica e perdita di credibilità
Per non parlare del fatto che i promotori di questi referendum chiedevano l’abrogazione di norme che loro stessi avevano votato in Parlamento. Una contraddizione clamorosa che ha minato la credibilità dell’iniziativa e rafforzato la percezione di una battaglia ideologica, non popolare.
Strumentalizzazione del referendum e astensione
Infine, aspetto cruciale: la trasformazione del referendum in un voto contro il governo o la sua sovrapposizione alla piazza Propal che ha snaturato lo strumento, riducendolo a un’operazione di mera propaganda. Il risultato? Un danno alla partecipazione democratica e un tradimento della funzione originaria del referendum: quella di dare voce diretta ai cittadini su grandi scelte di principio (ciò che manca da tempo).
Riflessione necessaria sull’istituto referendario
In sintesi, la democrazia partecipativa e lo spirito costituzionale non possono essere piegati a logiche partitiche o a tatticismi. Esistono altri strumenti per fare opposizione o per regolare i conti all’interno delle proprie coalizioni. Usare il referendum per altri fini significa svilirlo, trasformarlo in una caricatura della sovranità popolare. E i cittadini lo hanno compreso.
Alla luce di queste considerazioni, si impone una riflessione profonda sull’istituto che, tenendo anche conto delle nuove e agili modalità di raccolta delle firme (come quella digitale o tramite delegati dei comitati promotori), inserisca nell’agenda politica il dibattito sull’innalzamento del numero delle firme necessarie a richiedere un referendum abrogativo. Un conto era raccogliere 500 mila firme 20 o 30 anni fa, un conto è farlo oggi.
*Antonio Baldelli – Deputato di Fratelli d’Italia
La sinistra ipocrita e supponente sperpera 400 milioni per un referendum farlocco trasformato in un becero congresso della sinistra mentre questi personaggi in eterna confusione si strappano i capelli per gli 800
milioni investiti dal governo , scendendo in piazza con violenza contro la Meloni supportati dalle toghe rosse per impedire di mandare via immigrati che delinquono nel nostro paese!
Italiani.., tirate voi le conclusioni!!