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Dietrofront di Kyrgios su Sinner

Dietrofront (in zona Cesarini)

Kyrgios si ricrede (o spariglia le carte?) e s’inchina a Sinner: ecco le parole con cui spiazza tutti e si rimangia un po’ di cose

Il tennista australiano finalmente ammette: «Jannik? Un colosso». Salvo poi aggiungere comunque a stretto giro: «Si, ma Alcaraz...». Resta il fatto che per una volta l'irriverente sportivo, che ha appeso la racchetta al chiodo e intrapreso la carriera di commentatore tv, non straparla e non accusa. L'unico dubbio è: quanto durerà tanta pacatezza?

Cronaca - di Lara Rastellino - 21 Giugno 2025 alle 19:17

Nick Kyrgios, incredibilmente sobrio e onesto per una volta, non sproloquia, non offende, non accusa Jannik Sinner. Anche se, nel riconoscere a Jannik quel che è di Jannik, non manca di confermare una sua propensione per il rivale, l’ami-nemico Carlos Alcaraz, asserendo: Sinner è un colosso, ma Carlitos  sarà presto a livello dei big 3 (ossia Federer, Nadal e Djokovic)…

Kyrgios finalmente ammette: «Sinner? Un colosso»

«Alcaraz e Sinner stanno giocando un tennis incredibile. È chiaro che saranno dei colossi dello sport per i prossimi 10 o 15 anni. Si sono spinti a vicenda a un livello che pochi hanno raggiunto prima. Credo che Alcaraz abbia quel talento e quel fattore X che avevano Federer, Nadal e Djokovic. Sinner è incredibilmente potente, ma Carlos sarà alla pari con quei grandi». Lo ha detto, incredibile ma vero, Nick Kyrgios in un’intervista al Guardian, in cui ha discettato e profetizzato su presente e futuro dei due fuoriclasse del tennis mondiale.

Salvo poi aggiungere: ma Alcaraz…

Senza peraltro tralasciare di fare un commento su Novak Djokovic: «Ora è molto più a suo agio con sé stesso. Credo che volesse essere amato dal pubblico, ma gli piace anche fare il cattivo. Trova energia quando la gente lo provoca. È il più grande tennista di tutti i tempi, quindi ora non gli importa più di tanto di quello che pensa la gente», ha aggiunto l’ex finalista di Wimbledon nel 2022.

La previsione (di parte?) su Wimbledon

A batterlo ad un passo dal sogno in quell’occasione fu proprio il fuoriclasse serbo. «Se avessi giocato diversamente alcuni punti, avrei vinto. Ma non c’è niente di male a perdere contro il più grande di tutti i tempi. Ci penso spesso? Sì. Penso a cosa avrei potuto cambiare? Sì. Avrei potuto prepararmi meglio? No. Mi sono preparato in modo incredibile», ha aggiunto Kyrgios. Che poi non ha mancato di fare anche un pronostico su Wimbledon: «Credo che vincerà Alcaraz» (tanto per non smentirsi in fatto di preferenze)….

Kyrgios su Sinner, innesca la retromarcia anche se poi supera a destra…

Ma tant’è: lo stupore in questa circostanza è d’obbligo. Sì, perché quando Nick Kyrgios parla, di solito è per far discutere. Accendere polemiche. Aizzare risse social o lanciare frecciate velenose. Ma questa volta, udite udite, l’imprevedibile tennista australiano ha sorpreso tutti. Intervistato dal prestigioso The Guardian, l’irriverente, sprezzante Kyrgios, non solo non ha straparlato. Non ha strapazzato nessuno. E, cosa ancora più sorprendente, non ha mosso accuse infondate nei confronti di Jannik Sinner. Ma anzi, le sue parole sono state un riconoscimento limpido del valore dei giovani talenti che stanno dominando il circuito.

Kyrgios su Sinner, da apprezzare lo sforzo per un minimo d’onestà

Così, in un’inedita e quasi disarmante ammissione di onestà, Kyrgios ha usato parole di riconoscimento e finanche di stima per l’attuale numero uno al mondo: «Sinner è un colosso». Un’affermazione che suona quasi stonata, vista la sua tendenza a sminuire gli avversari e a creare attriti. Dunque, questo attestato di merito verso l’azzurro è un segnale forte: anche un personaggio controverso come il tennista australiano non può fare a meno di tributare l’onore al merito, al talento e alla solidità del gioco di Jannik.

Per una volta l’australiano non straparla e non inveisce contro

Ma la sua analisi non si è fermata qui: perché riconoscere un dato di fatto, è una cosa. Superare a destra le sue stesse affermazioni, è un’altra. Così, se Sinner è un “colosso”, per Kyrgios c’è un altro nome destinato a raggiungere vette ancora più alte. Quelle che finora sono state appannaggio esclusivo di Federer, Nadal e Djokovic. Parliamo ovviamente di Carlos Alcaraz, su cui l’australiano non ha dubbi: «Alcaraz sarà a livello dei Big 3». Una previsione audace, ma che riflette la convinzione di molti addetti ai lavori riguardo al potenziale illimitato dello spagnolo, già vincitore di Slam e capace di unire potenza, tecnica e carisma.

Ma quanto durerà tanta pacatezza?

È un Kyrgios insolitamente lucido, insomma, quello che emerge dall’intervista del Guardian. Un Kyrgios che per una volta mette da parte la maschera del “bad boy” per vestire i panni dell’analista sportivo, riconoscendo meriti e proiettando la sua visione del futuro del tennis. Che sia l’inizio di una nuova fase per l’australiano, o solo un raro momento di pacatezza (dopo aver incassato la bocciatura della Bbc e appeso la racchetta al chiodo), le sue parole restano significative. La domanda che sorge spontanea resta però: fino a quando durerà tanta attesa pacatezza?

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di Lara Rastellino - 21 Giugno 2025