
Giuli: "Missione compiuta"
Il governo Meloni libera il mercato dell’arte: Iva agevolata al 5%. FdI: “Oggi l’Italia mette la freccia”
È stato varato un decreto legge, su iniziativa del ministero dell’Economia e delle Finanze, “che riduce l’Iva sulle opere d’arte, sia per la cessione che per l’acquisto, dal 22 per cento al cinque per cento. Missione compiuta. Un’azione corale che il ministero della Cultura può oggi condividere e celebrare con tutto il settore”. Lo ha dichiarato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in occasione della conferenza stampa “Iva agevolata per il mercato dell’arte”, tenutasi a Palazzo Spadolini, sede romana del ministero della Cultura.
Giuli: torniamo protagonisti sulla scena internazionale
Il nuovo regime fiscale, che allinea l’Italia a paesi come la Francia e la Germania dove l’aliquota è pari rispettivamente al 5,5 e al 7 per cento, era stato fortemente caldeggiato nei mesi scorsi da galleristi, collezionisti e mercanti d’arte. «La precedente normativa, che penalizzava fortemente il comparto, era innaturale. È stato necessario tempo, impegno e determinazione per ottenere questo risultato: una riduzione del 17 per cento dell’imposta rappresenta un traguardo di grande rilievo», ha sottolineato il ministro.
«Poter finalmente competere ad armi pari con gli altri Paesi significa anche avere l’opportunità di primeggiare. Abbiamo allineato il nostro sistema fiscale agli standard europei, ma l’ampiezza, la qualità e il numero di professionisti attivi nella filiera italiana ci consentono non solo di essere alla pari, ma di tornare protagonisti sulla scena internazionale», ha aggiunto Giuli.
«L’Italia ritorna la prima nazione in Europa con l’Iva più bassa nel mercato dell’arte – commenta il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone – diventerà il posto più conveniente in Europa dove fare, prendere, comprare e collezionare arte. Torneranno i mercanti d’arte internazionali, le grandi società e le gallerie; gli italiani andranno a testa alta in Europa e potranno dire che l’Italia ha cuore il mondo dell’arte, crede nella filiera dell’arte».
Amorese: “Con l’Iva scesa al 5% l’Italia dell’arte mette la freccia”
«Oggi l’Italia mette la freccia – ha sottolineato Alessandro Amorese, capogruppo FdI in commissione Cultura alla Camera – Anche per il mercato dell’arte torna all’avanguardia. Quando l’Italia combatte ad armi pari nell’economia della bellezza non può che stravincere».
«Tutta la filiera della cultura italiana stasera festeggia e questa vittoria la dedichiamo al mondo delle fiere, del collezionismo, degli antiquari, degli artigiani, dei restauratori e degli assicuratori – ha aggiunto Amorese -. Con questo risultato andiamo anche incontro ai giovani che si affacciano a un mondo difficile come quello della produzione artistica».
Congedo: misure di rilancio concreto per il mercato dell’arte
«È un risultato epocale per l’Italia – commenta il leghista Roberto Marti, presidente della commissione Cultura e Istruzione del Senato – frutto di uno sforzo corale che come presidente della commissione Cultura del Senato ho iniziato a pochi mesi dall’avvio di questa legislatura con l’esame di un disegno di legge a mia firma».
«Quello introdotto – spiega il deputato e capogruppo in commissione Finanze di Fratelli d’Italia, Saverio Congedo – è un regime agevolativo che avevamo previsto in una proposta di legge alla quale abbiamo lavorato a più mani con il collega Amorese e il presidente Mollicone, già incardinata in settima commissione della commissione Finanze della Camera. Lo strumento del decreto legge consente di dare una risposta immediata, di accelerare i tempi a un comparto che attende misure di rilancio come questa, sia in ambito nazionale, ma soprattutto in ambito internazionale».