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I G7 provano a fermare l’escalation Israele-Iran, ma Trump non firma l’appello. Meloni in campo su Gaza

Il vertice di Kananaskis

I G7 provano a fermare l’escalation Israele-Iran, ma Trump non firma l’appello. Meloni in campo su Gaza

Esteri - di Marta Lima - 16 Giugno 2025 alle 19:57

Il conflitto tra Israele e Iran tiene banco a Kananaskis, in Canada, con l’obiettivo di firmare la dichiarazione del summit che chiede una de-escalation nel conflitto tra Israele e Iran. Un’idea che però al momento è stata rigettata dal Presidente degli Stati Uniti, secondo l’emittente americana Cbs News. La bozza di documento prevede il monitoraggio dell’Iran, chiede ad entrambe le parti di proteggere i civili e di impegnarsi per la pace. “L’Iran non sta vincendo la guerra, deve riprendere i colloqui immediatamente prima che sia troppo tardi”, ha Trump, dopo l’incontro con il premier canadese Mark Carney, a margine del vertice.

G7, Trump parte alla carica, Meloni media

Il presidente degli Stati Uniti si è presentato col ‘botto’: “Il G7 un tempo era il G8: Barack Obama e una persona chiamata Trudeau non hanno voluto la Russia”, le parole di Trump che ha stigmatizzato “l’errore” di “cacciare” Vladimir Putin dal G8, senza il quale “forse non avremmo avuto questi problemi”, riferendosi alla guerra in Ucraina. “E’ stato un errore, non avremmo avuto la guerra, se fosse stato membro di quello che a quel tempo era il G8 non avremmo avuto la guerra”, ha detto ancora Trump che già nel 2018 si era espresso per la riammissione di Mosca nel vertice dei Grandi, provocando la reazione degli alleati.

Putin parla con me, non parla con nessun altro perché è stato offeso quando è stato cacciato dal G8, anche io lo sarei, come chiunque altro, è stato altamente offensivo”, ha aggiunto. “E’ stato cacciato da Trudeau che ha convinto una o due persone, insieme ad Obama”, ha detto ancora il presidente americano che ha proposto Putin come mediatore per la crisi Israele-Iran, provocando un’alzata di scudi degli alleati.

Per Trump, inoltre, “non sarebbe una cattiva idea” includere la Cina tra i Paesi del G7. “Perché non avere la Cina qui, la più grande economia nel mondo dopo gli Usa – ha detto il tycoon – beh non sarebbe una cattiva idea, se qualcuno lo suggerisse, se si vogliono persone con cui si può parlare”.

Il premier Giorgia Meloni ha avuto un breve scambio di battute con il presidente Usa Donald Trump e poi con il presidente francese Emmanuel Macron prima di prendere posto alla tavola rotonda del vertice del G7, dove è iniziata la prima sessione dei lavori, dedicata all’economia globale. Macron e Meloni, seduti al tavolo, hanno parlato in modo fitto avvicinandosi Secondo quanto si apprende, nelle discussioni che sta avendo con i leader del G7 a margine dei lavori del vertice, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta lavorando per proporre un’iniziativa comune per un cessate il fuoco a Gaza, su cui sta riscontrando aperture da parte dei partner.

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di Marta Lima - 16 Giugno 2025