
Canada
G7, bilaterale Meloni-Trump: cessate il fuoco a Gaza e negoziati con Teheran
Colloquio informale su una panchina di legno tra la premier e il presidente Usa. Focus sull'Iran e il conflitto israelo-palestinese. Finestra sui dazi e i rapporti commerciali Italia-Usa
In un clima informale, seduti su una panchina di legno, si è tenuto il colloquio bilaterale tra la premier Giorgia Meloni e il presidente Usa Donald Trump, a margine del vertice G7 in corso in Canada. Le immagini diffuse da Palazzo Chigi ritraggono i due leader fianco a fianco, assorti in un dialogo serrato e riservato. Al centro del vertice i temi più caldi dell’agenda internazionale: la crisi iraniana, la situazione nella Striscia di Gaza e la questione dei dazi commerciali, con particolare attenzione ai rapporti economici tra Europa e Stati Uniti.
Meloni-Trump: focus su Iran e Gaza
Il colloquio con Trump (che rientrerà prima a Washington alla luce della situazione in Medio Oriente) – riferisce Palazzo Chigi – ha permesso di discutere dei più recenti sviluppi in Iran “riaffermando l’opportunità di riaprire la strada del negoziato“. Meloni ha anche ribadito la necessità, in questo momento, di lavorare per il raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza. Focus anche sui dazi: la conversazione ha permesso alla premier di confermare “l’importanza del conseguimento di un accordo sul negoziato commerciale Ue-Usa e di affrontare il tema delle prospettive del prossimo Vertice Nato dell’Aia”.
Bilaterale con Starmer e Merz su Teheran
Nel corso della prima giornata del vertice dei “grandi” in Canada la premier ha incontrato il primo ministro britannico Keir Starmer e il leader tedesco Friedrich Merz. Sul tavolo l’escalation del conflitto Israele-Iran e la necessità, promossa in particolare dall’Italia, di riaprire i negoziati con Teheran. Trattative necessarie, pur mantenendo ferma la linea sull’impossibilità che l’Iran si doti dell’arma nucleare. Sempre con Merz, Meloni ha affrontato il tema della Nato, concordando sulla necessità di raggiungere l’obiettivo del 3,5% di spesa entro il 2035 (e non il 2032), con una progressione graduale. Inoltre, è stato discusso il tema dei dazi e l’importanza di chiudere entro il 9 luglio un accordo commerciale con gli Stati Uniti.
Crisi mediorientale alla cena dei leader
La crisi in Medio Oriente ha “tenuto banco” nella cena tra leader. La presidenza canadese sta lavorando a un testo congiunto su Iran e Israele che potrebbe essere diffuso come segnale politico forte. Il testo attualmente è giudicato “bilanciato”, ma richiede ancora un confronto al livello dei capi di Stato e di governo. Sul dossier Gaza i leader europei si sono detti favorevoli a cogliere l’attuale finestra diplomatica per sostenere un cessate il fuoco.