
Il processo
Foto taroccate e fake news: Corona alla sbarra per il “flirt” inesistente tra Meloni e Messina. Il deputato: “Mi disse che faceva i like…”
“Da Catania arriva una voce. La premier avrebbe un legame affettivo con uno dei nuovi politici rampanti dell’Isola. Bello, bravo e in gran carriera. E se fosse proprio lui ad aver riportato l’amore nel cuore spezzato della premier?”, era l’incipit di un articolo, si fa per dire, pubblicato nell’ottobre del 2023 dal sito di Fabrizio Corona Dillinger, nel quale si ipotizzava un flirt tra il deputato di FdI Manlio Messina e Giorgia Meloni, con cinque scatti fotografici che ritraevano i due vicini. Quanto basta per far scattare la querela contro il fotografo, da parte dei due diretti interessati, parte civile nel processo iniziato a Milano.
Un effetto “dirompente” sulla vita “privata”, ma anche “sull’immagine di uomo politico”. Messina ha descritto così, nel processo milanese a carico di Fabrizio Corona e di Luca Arnau, direttore della testata giornalistica online ‘Dillingernews’, l‘articolo che nell’ottobre 2023 lo ha visto al centro del gossip per la presunta relazione con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sia l’esponente siciliano che la presidente del Consiglio sono parti civili nel processo per diffamazione aggravata in cui l’ex fotografo dei vip non risparmia dichiarazioni spontanee e richiami della giudice.
Il fact checking di Open aveva poi accertato che su un totale di 5 fotografie, due risultavano ritoccate eliminando una terza persona, una terza fotografia risultava ritagliata, escludendo altre persone. Risultavano non ritoccate o modificate solo due foto, alle quali va dato il contesto, che in quei casi era relativo ad eventi politici.
L’udienza di Milano e i toni di Fabrizio Corona sulle fake news relative al falso flirt tra Messina e Meloni
In aula, Messina ha ricostruito l’anticipazione ricevuta da un amico comune, quindi l’annuncio della presunta notizia con la sua foto oscurata. Sono due le telefonate che il politico fece a Corona lo stesso pomeriggio quando, dopo il ‘trailer’ la notizia viene pubblicata. “Nella prima telefonata Corona provava a giustificarsi, pur sapendo che non esisteva la notizia aveva la necessità di fare like sul sito”. La seconda telefonata, registrata, ha contenuti simili. “Gli chiesi perché devi raccontare queste cose? La notizia è falsa. Ho moglie e due figlie, ma lui mi disse che non era un danno, anzi che mi stava facendo pubblicità e che lui avrebbe parlato molto bene di me”.
Il presunto scoop trovò spazio sui giornali e anche nei telegiornali. “Le foto le prende dai miei profili social, ma non sono immagini reali, in quelle foto sto accanto ad altre persone. Sono un uomo sposato e quelle sono foto taroccate. Quella bugia mi ha creato danni personali e professionali. Da quel momento la mia immagine ha avuto delle ripercussioni: basta leggere i commenti alla notizia dove c’è chi ipotizza che la mia carriera sia legata al legame con la premier Meloni. Per me è un grosso problema se mi chiama mia figlia, che non sono riuscito ad avvertire in tempo quel giorno, e mi chiede dell’articolo. Sono stato costretto a una smentita e tutto questo mi ha danneggiato nella vita privata e vedremo nelle prossime elezioni se pagherò il prezzo di questo”.