
A Centola, nel Salernitano
Far west nel salernitano: ladri albanesi irrompono in casa di un imprenditore che ne ammazza uno e poi lo nasconde
Un imprenditore 60enne di Centola nel salernitano aveva aperto il fuoco contro tre ladri albanesi che si erano introdotti in casa sua, ferendone gravemente uno che è tutt’ora ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli. Inizialmente, l’uomo aveva raccontato che gli altri due si erano dati alla fuga. Ma stamattina è arrivata la svolta: il padrone di casa si è presentato alla procura di Vallo della Lucania con il suo avvocato, confessando di aver ucciso uno dei ladri e di aver trascinato e nascosto il suo cadavere. Sul caso stanno indagando i Carabinieri della della compagnia di Sapri che in tarda mattinata, sulle indicazioni del 60enne, avrebbero ritrovato il cadavere. L’operazione ha contato sull’ausilio fornito dai cani molecolari e dall’utilizzo di un elicottero. Adesso la salma, identificata come quella di un 25enne albanese, resta a disposizione dell’autopsia.
L’uomo ha nascosto il corpo di uno dei ladri albanesi che si erano introdotto in casa sua
Il racconto del 60enne è al vaglio degli inquirenti, che stanno proguendo le indagini delicate. Peraltro, l’imprenditore è già indagato per lesioni gravissime e adesso potrebbe dover rispondere anche di omicidio colposo e occultamento di cadavere. Nel frattempo, la notte scorsa alcuni cittadini di Centola hanno testimoniato di aver visto una trentina di stranieri nelle strade di Centola e nei pressi della villetta in cui si è verificata la vicenda: tutti di nazionalità albanese come i ladri. A quanto pare, si tratterebbe dei familiari del ferito e della vittima. L’arrivo tempestivo dei carabinieri ha evitato le tensioni, anche se l’area rimane comunque sotto costante osservazione. I cittadini di Centola, già preoccupati per l’aumento dei furti in appartamento, temono per il rischio delle ritorsioni dei malavitosi e per questo chiedono più controlli sul territorio.
La ricostruzione degli eventi
Secondo la ricostruzione degli investigatori e la testimonianza dell’imprenditore 60enne, i banditi sarebbero stati i primi ad aprire il fuoco. I tre ladri avrebbero puntato a due case nella stessa zona residenziale. Dopo aver sottratto oggetti di valore nella prima abitazione, si sarebbero intrufolati in un’altra ancora, per mettere a segno il secondo colpo. Il proprietario 60enne della seconda abitazione è stato sottoposto alla prova dello stub e tutte le armi nella casa sono risultate registrate regolarmente.