
Cultore del bello
È morto Léon Krier, consulente di Re Carlo. Urbanista geniale e architetto visionario. Rampelli: “Perdiamo un maestro”
È morto Léon Krier, architetto geniale, cultore del bello e protagonista della corrente “New Urbanism” ispirata al razionalismo italiano e al classicismo. Lussemburghese, nato il 7 aprile 1946, è uno dei più influenti urbanisti della nuova architettura classica. Il suo progetto più conosciuto è quello per il villaggio di Poundbury, a Dorset, per l’allora principe Carlo di cui era consulente. A dare la notizia è Fabio Rampelli, amico e “discepolo” di Krier, in un lungo post su Facebook.
È morto Lèon Krier, architetto e consulente di re Carlo III
“È venuto a mancare stamattina il maestro Léon Krier, l’architetto di re Carlo III, l’alfiere di un’altra idea di città, sostenitore dell’architettura tradizionale. Voce libera che ha portato aria fresca in un ambiente stantìo nel quale il conformismo ideologico imponeva a tutti gli architetti, comprese le archistar, di disegnare gli stessi progetti a ogni latitudine del mondo”. Così il vicepresidente della Camera, architetto e promotore di leggi per la tutela del patrimonio razionalistico.
Rampelli: anche l’Italia perde un maestro
“Anche l’Italia perde una voce importante. Lo abbiamo invitato spesso ai nostri eventi. Per un periodo di tempo aveva anche collaborato per Roma. È suo – sottolinea Rampelli – il progetto di abbattimento e ricostruzione di Tor Bella Monaca, che non si è più realizzato a causa del cambiamento della giunta comunale. Ci dovevamo incontrare al convegno La città ereditabile organizzato dall’Accademia Vivarium Novium dove erano esposti anche i suoi bozzetti del progetto di Tor Bella Monaca, e alcune sue realizzazioni in città europee. Purtroppo abbiamo mancato l’incontro per una sua improvvisa indisposizione. Krier aveva 79 anni ed era straordinariamente lucido e attivo, continuava a girare per tutto il mondo per spiegare che un’altra città è possibile. Porto il mio cordoglio personale, di politico e di architetto, e quello di una consistente rappresentanza di architetti suoi allievi e ammiratori. Un abbraccio alla moglie, (Rita Wolff ndr) che lo seguiva ovunque – conclude Rampelli – e alla comunità professionale che in lui si riconosceva”.
Punto di riferimento di architetti e studiosi italiani
Krier oltre a essere consulente di Re Carlo, di cui è nota la passione per l’architettura a misura d’uomo. fu il punto di riferimento di una nuova generazione di architetti e urbanisti italiani che si ispirano alla tradizione, pur rivisitata in chiave moderna, che negli anni passati hanno dato vita al Cesar (Centro Studi per l’Architettura Razionalista) con sede a Roma nel quartiere Eur.
La vita e la carriera di un grande urbanista internazionale
Krier compie gli studia nel 1967 all’Università di Stuttgart e lavora nello studio di James Stirling a Londra dal 1968 al 1974. Insegna architettura e urbanistica all’Architectural Association, al Royal College di Londra e alla Princeton University negli Stati Uniti, All’Università della Virginia. Ed è Davenport Professor alla Yale University e alla Notre-Dame University. Vince l’Architectural Berlin Preis (1977), la Jefferson Memorial Medal (1985), il Chicago AIA Award (1987), l’Inaugural Richard H. Driehaus Prize per l’architettura classica (2003), L’Athena Medal al Congresso f New Urbanism (CNU) nel 2006.
Pubblica libri in Giappone, Belgio, Inghilterra. Tiene mostre in tutto il mondo. Nel 1985 il Moma di New York gli dedica una grande personale. Progetta edifici in Lussemburgo, Francia, Italia, Spagna, Germania, Usa, Inghilterra. Progetta il piano guida di Firenze-Novoli (1993);il Palazzo di Giustizia in Lussemburgo; il Museo Archeologico di Sintra, Portogallo (1993-94). Nel 2003 riceve il “Richard H. Driehaus Prize for Architecture”, Università di Notre Dame, Usa.