CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Droga, Mantovano presenta la relazione annuale: cala il consumo di cocaina e cannabis tra gli studenti

È la prima volta dal 2018

Droga, Mantovano presenta la relazione annuale: cala il consumo di cocaina e cannabis tra gli studenti

Cronaca - di Luisa Perri - 24 Giugno 2025 alle 17:32

Dalla Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze in Italia emerge come “per la prima volta dal 2018 (ad eccezione dei dati raccolti nel periodo della pandemia) si assiste a un contenuto calo dei consumi di tutte le droghe fra i giovani e a una relativa stabilità nei flussi di trattamento”. Lo scrive nella prefazione il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle politiche antidroga, Alfredo Mantovano.

Mantovano: continua l’opera di prevenzione e contrasto alla droga

Tuttavia, ciò, spiega il sottosegretario, “non fa venire meno l’elevata pericolosità di alcune delle sostanze maggiormente diffuse (cocaina, oppiacei sintetici, NPS), e una segmentazione del mercato. Né fa venire meno la diffusione pandemica dei derivati della cannabis, anche con elevate percentuali di principio attivo, grazie a una perdurante ampia sottovalutazione dei suoi effetti dannosi. Il mondo della prevenzione, del contrasto e del recupero delle dipendenze tratta sfide che richiedono interventi su più fronti, taluni in linea di continuità rispetto al passato, altri in via di intensificazione. Quanto alla continuità, è sempre forte il contrasto al narcotraffico da parte delle forze di polizia e dell’autorità giudiziaria, spesso in collegamento con i loro omologhi di altre Nazioni interessate dalle medesime rotte degli stupefacenti”.

I dati del 2024 sul consumo registrano un’incoraggiante controtendenza

“I dati del 2024 mostrano come il consumo di cannabinoidi, stimolanti e cocaina tra gli studenti – prosegue Mantovano -, come accennavo prima, sia diminuito rispetto all’anno precedente: è un piccolo passo, ma significativo, in controtendenza, che testimonia l’efficacia dei percorsi di prevenzione avviati sui territori e nelle scuole. Nelle scuole, in particolare, si moltiplicano le iniziative di informazione sui danni delle droghe, e di orientamento verso la prevenzione di varie dipendenze, svolti con la collaborazione delle forze di polizia e degli operatori del settore. Si sono sperimentate anche forme di coinvolgimento degli studenti, fin dalla scuola primaria, con concorsi riguardanti le tematiche delle dipendenze: la grande partecipazione e la qualità degli elaborati confermano che puntare sul piano educativo e formativo dà respiro strategico al lavoro di prevenzione. È ovvio che, anche a fronte della facilità con cui ci si procura le sostanze – più del 40% di chi ne fa uso ritiene di poterle acquisire in strada, mentre circa un quinto lo farebbe tramite Internet – è realmente decisivo il ruolo della famiglia: i ragazzi che riferiscono di avere una relazione di fiducia con i propri genitori, con una buona comunicazione e una percezione positiva di sé, mostrano meno frequentemente comportamenti legati all’uso di sostanze Questi elementi incidono non solo sulla scelta di non avvicinarsi alla droga e di non iniziarne il consumo, ma anche sul contenimento di altri comportamenti a rischio”. 

Alcol, videogames, internet: gli altri abusi registrati tra i giovani

“Nella complessità della lotta alle droghe e alle dipendenze – ricorda ancora Mantovano -, si inserisce la particolare attenzione verso le nuove sostanze psicoattive, a cominciare dal fentanyl: il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici, attivato dal Governo nel mese di marzo 2024, è uno strumento solido, che punta a prevenire con efficacia la minaccia, e la cui importanza è confermata dal fatto che è studiato e preso a modello da Stati che stanno drammaticamente seguendo la diffusione del fentanyl al loro interno. Questa Relazione non si occupa soltanto del consumo delle sostanze psicoattive: i dati mostrano che nel 2024 un minorenne su tre ha fatto uso di tabacco, uno su quattro ha subito almeno un episodio di intossicazione alcolica,

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi

 

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Luisa Perri - 24 Giugno 2025