CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Cento grandi film per l’estate: Rai cinema festeggia i 25 anni con una programmazione speciale

Il cinema a casa

Cento grandi film per l’estate: Rai cinema festeggia i 25 anni con una programmazione speciale

Cultura - di Redazione - 18 Giugno 2025 alle 18:14

“Rai Cinema è un cantiere culturale contemporaneo perché ha impattato su diverse dimensioni, a partire da quella culturale raccontando la nostra realtà, chi siamo, dove eravamo, la nostra Storia e a volte abbiamo predetto il futuro attraverso il linguaggio cinematografico di tantissimi grandi autori: tra questi anche molti registi esordienti che sono diventati affermati. E questo anche nell’ottica della nostra mission, che è quella di scovare talenti e supportarli nella crescita”. A parlare è Paolo Del Brocco, amministratore delegato Rai Cinema, alla presentazione della programmazione speciale estiva con cui ‘Mamma Rai’ celebra i 25 anni di Rai Cinema con 100 titoli, di cui 78 film e 7 documentari (31 prime visioni), e 15 cortometraggi (7 prime visioni), sulle reti Rai e RaiPlay.

Una scorpacciata di film sulla Rai

Si parte il 25 giugno in prima serata su Rai 1 con la commedia ‘Nessuno mi può giudicare’ di Massimiliano Bruno con protagoniste Anna Foglietta e Paola Cortellesi. Si prosegue il 27 giugno su Rai 3 con ‘Habemus Papam’ di Nanni Moretti. Tra i titoli più attesi – che spaziano dal cinema d’autore all’intrattenimento e fino al cinema del reale – ci sono: ‘Buongiorno Notte’ di Marco Bellocchio, ‘Volevo nascodermi’ di Giorgio Diritti; ‘Tutto il mio folle amore’ di Gabriele Salvatores‘Palazzina Laf’ di Michele Riondino; ‘L’ordine del tempo’ di Liliana Cavani‘Un altro ferragosto’ di Paolo Virzì e ‘Stranizza d’amuri’ di Giuseppe Fiorello: (tutti in onda prossimamente su Rai 3).

“Il lavoro di Rai Cinema è importante anche per raccontare e rielaborare fatti importanti della nostra Storia che la Rai deve assolutamente rappresentare”, ha sottolineato Adriano De Maio, direttore Cinema e Serie tv. Sulle reti Rai arriveranno anche ‘Scusate se esito’ di Riccardo Milani, il documentario ‘Posso entrare? An ode to Naples’ di Trudie Styler (la moglie di Sting); e ‘Poli opposti’ (Rai 1); il musical ‘The Land of Dreams’, il crime ‘Come pecore in mezzo ai lupi’; ‘Divorzio a Las Vegas’ e ‘Sai tenere un segreto?’, basato sull’omonimo romanzo di Sophie Kinsella (Rai 2). “Sarebbe bello avere RaiPlay nelle scuole italiane con schermo gigante per arricchire il programma dei ragazzi e delle ragazze”.

Rai, gli investimenti sulla produzione cinematografica

“Non c’è un produttore o una major che produca un numero di film più di noi. Stiamo sui 60-70 film l’anno”, ha sottolineato Del Brocco. Che ha poi illustrato i numeri dei 25 anni di Rai Cinema: sono stati investiti 1,4 miliardi di euro nella produzione cinematografica: “generando valore, occupazione, consumi e fiscalità”. Ha co-prodotto 1.190 film e 660 documentari con grande attenzione verso i giovani talenti per un totale di 590 opere prime e seconde. 

Ha collaborato con 1180 registi e 640 società di produzione “con l’idea di sostenere un pluralismo produttivo necessario all’intera industria”. Con il marchio 01 Distribution, Rai Cinema ha portato nelle sale 632 titoli tra italiani e internazionali, sostenendo costi di produzione per 485 milioni, con un box office di 1,2 miliardi di euro e 192 milioni di biglietti venduti, con una quota di mercato media del 10%. Altre centinaia di firma co-prodotti sono stati distribuiti con altre 150 società di distribuzione. Grazie al presidio completo della filiera, la valorizzazione di firma ha ripagato i costi di distribuzione e ha prodotto margini commerciali diretti per la società di 412 milioni di euro, dopo aver generato ulteriori 183 milioni di euro a vantaggio dei produttori indipendenti.

Inoltre, “i film di Rai Cinema hanno vinto tanti premi prestigiosi nei festival più importanti del mondo, tra i momenti più belli. Tra questi 307 David di Donatello, di cui 16 per il miglior film, miglior regista e miglior regista esordiente e 15 per il miglior produttore). Ma anche numerosi riconoscimenti al Festival di Cannes, alla Mostra del Cinema di Venezia e la presenza agli Oscar con ‘Vermiglio’ di Maura Delpero, ‘Io capitano’ di Matteo Garrone, ‘Fuocoammare’ di Gianfranco Rosi e ‘La bestia nel cuore’ di Cristina Comencini. “Ci sono ancora tante storie da raccontare ma anche della contemporaneità, viviamo in un mondo di fortissimi cambiamenti. A noi piacciono le storie, grandi, piccole e universali ed è qualcosa che manca oggi nel cinema americano e del mondo perché la stragrande maggioranza dei film sono film di effetti speciali, di pianeti che si scontrano, di gente che vola, di supereroi. E questo, secondo me, ha portato, soprattutto i giovani, da un’altra parte”, riflette Del Brocco.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Redazione - 18 Giugno 2025