
Question time
Caccia, Lollobrigida smentisce le fake news: «Informazioni non verificate per alimentare le polemiche contro il governo» (video)
Il ministro ricorda che il ddl di modifica dell'attività venatoria è frutto di un lavoro condiviso tra le istituzioni e sgombra il campo dalle illazioni circolate sulla bozza
«L’attività venatoria in tutta Europa è lecita e come ogni attività legale va certamente regolata, ma allo stesso modo va rispettata come ogni altra attività legale anche da chi non la condivide, anche fossero – come prima una collega diceva – una minoranza. Le leggi servono a tutelare le minoranze, non le maggioranze». L’ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida nel Question time alla Camera, rispondendo all’interrogazione della deputata di Avs, Luana Zanella sulla bozza del disegno di legge di modifica delle norme concernenti l’attività venatoria. Il ministro ha poi sottolineato che le indiscrezioni circolate su alcune testate giornalistiche «non trovano riscontro nel testo finale della proposta legislativa». «Ciò lascia presumere – ha sottolineato Lollobrigida – che l’obiettivo fosse solo quello di alimentare la polemica politica, basandosi su informazioni non verificate, e di offrire una visione pregiudiziale dell’azione del governo».
Lollobrigida: «La caccia va regolamentata, ma anche rispettata»
Lollobrigida ha spiegato che «il ministero ha agito su precisa indicazione di numerosi consigli comunali, di cinque Consigli regionali, della Conferenza delle regioni e delle province autonome e sulla base di un atto di indirizzo del Parlamento italiano» della scorsa legislatura.
Un atto approvato dagli organi parlamentari competenti «senza alcun voto contrario, era composto da 21 indicazioni puntuali, molte delle quali sono state recepite nel testo del disegno di legge». Il titolare del Masaf ha sottolineato che nella scorsa legislatura «il ministro Patuanelli diede parere favorevole a 15 dei 21 punti, rimettendosi al parere della Commissione per i restanti 6, che vennero interamente approvati, lo ripeto, senza alcun voto contrario».
Perché la caccia non va demonizzata
Lollobrigida smentisce le fake news sulla caccia
Il ministro dell’Agricoltura ha smentito alcune polemiche sulla caccia: «Non è vero che sia previsto l’ampliamento delle specie utilizzabili nella pratica venatoria come “richiami vivi”. Le specie utilizzabili rimangono quelle ammesse dalla legislazione vigente». E ancora: «Non è vero che ci siano modifiche nel merito riguardo i “roccoli”, ossia gli impianti di cattura, ma si interviene solo sulle competenze dei vari livelli di governo al fine di renderle coerenti con le modifiche intervenute negli assetti istituzionali in seguito alla revisione del titolo V della Costituzione e all’approvazione della legge Delrio». Quanto alle notizie false sulle aree dell’attività venatoria, «non è vero che sarà concesso l’esercizio della caccia nelle aree demaniali marittime, tantomeno in quelle frequentate per finalità ricreative o escursionistiche. Dire che si potrà cacciare in spiaggia è semplicemente una fake news».