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Biglietti a prezzo ridotto e 2 film (Lilo & Stitch e Dragon Trainer) “no woke”: così le sale sono tornate piene
Contrordine compagni, finitela di prendervela con il ministro Giuli e il governo che affama gli operatori del cinema. La crisi si può superare con programmazioni giuste (leggi: film che piacciano al pubblico prima che ai critici) e dal marketing: (leggi: costo del biglietto a prezzi accessibili).
La conferma arriva dagli incassi del primo fine settimana di giugno, il box office italiano torna a respirare grazie a una combinazione di fattori: il traino di ‘Lilo & Stitch’, l’anteprima strategica di ‘Dragon Trainer‘ e l’effetto calmierante di ‘Cinema in festa’, l’iniziativa che propone il biglietto a 3,50 euro fino al 12 giugno. Da sottolineare che entrambi i film hanno trame che non hanno derive woke. Entrambi sono rifacimenti “live action” (versioni con attori in carne e ossa) di cartoni animati. Nel primo, l’extraterrestre di turno è una versione politicamente scorretta di E.T., che fa amicizia con una bambina e combina ogni sorta di disastro. L’altro è invece incentrato sull’amicizia tra un ragazzo e il suo drago.
Lilo & Sitch e Dragon Trainer: accoppiata vincente al box office
Tra giovedì e domenica sono stati registrati 656.937 spettatori per un incasso complessivo di 3,6 milioni di euro: +58% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma -41% rispetto al weekend precedente. La sola giornata di domenica, apertura della promozione, ha portato oltre 329.000 presenze, quasi il doppio rispetto all’anno scorso. Dati che confermano la capacità dell’offerta promozionale di mobilitare il pubblico, ma che sottolineano anche la fragilità strutturale del mercato in assenza di traini forti o incentivi all’ingresso. ‘Lilo & Stitch’ si conferma in testa alla classifica con 1.475.232 euro e un totale che supera i 18,1 milioni, diventando il film più visto dell’anno.