
È in fin di vita
Attentato a Uribe, candidato della destra alla presidenza della Colombia (video) Meloni: sia fatta luce
«Lascia senza parole quanto accaduto al candidato alle presidenziali colombiane, Miguel Uribe Turbay, che si trova in fin di vita dopo essere stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco mentre teneva un comizio pubblico a Bogotà. Esprimo la vicinanza mia e di tutto il Governo italiano al senatore Uribe e ai suoi familiari, unitamente alla condanna per questo grave attentato alla democrazia e all’auspicio che venga fatta piena luce sulle responsabilità». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sui suoi profili social.
Il video dell’attentato a Uribe
Uribe sottoposto a due operazioni: lotta tra la vita e la morte
Il senatore di destra e candidato alle presidenziali colombiane del prossimo anno, continua a lottare tra la vita e la morte dopo essere stato sottoposto a due complessi interventi chirurgici cerebrovascolari presso la Fondazione Santa Fe. Il centro medico ha riferito che le due operazioni sono state realizzate con successo, ma la sua prognosi rimane riservata.
🎯 Le apuntaron a la cabeza. A plena luz del día. En un evento público.
Así intentaron asesinar al senador colombiano Miguel Uribe.
El autor: un menor de edad, usado como sicario.
¿Casualidad? No. Esto es lo que pasa cuando el poder se disfraza de “progresismo” pero tolera,… pic.twitter.com/wxWB6MaQVx— 𝑴𝒆𝒍ania🩵 (@melania0880) June 8, 2025
Sul suo account X, il ministro della Difesa, Pedro Sánchez, ha intanto riferito che il governo sta offrendo fino a 3 miliardi di pesos (circa 638 mila euro) per informazioni rilevanti sul fatto di sangue. Attraverso una nota, il ministro dell’Interno, Armando Benedetti, ha invece affermato che ai candidati presidenziali saranno fornite le misure di “protezione e sicurezza” di cui necessitano.
Per l’attentato a Uribe fermato un quindicenne
L’attentatore che ha sparato al senatore di destra e candidato alle presidenziali colombiane del prossimo anno, Miguel Uribe, è un ragazzo di 15 anni: lo hanno confermato le autorità colombiane, che hanno nel frattempo arrestato l’adolescente, trovato in possesso dell’arma (una pistola semiautomatica tipo Glock) utilizzata nell’attacco. Il giovane è rimasto ferito a una gamba, durante lo scontro con le guardie del corpo del senatore, ed è stato portato per cure mediche alla Clinica Colombia, dove rimane in custodia della polizia.
La dinamica dell’attacco a Uribe riporta alla mente i metodi violenti associati al cartello di Medellín, sotto il comando di Pablo Escobar, e il suo impiego di giovani in missioni mortali, soprattutto negli anni ’80 e ’90. Tra i casi più emblematici l’assassinio di due candidati presidenziali negli anni Novanta, Carlos Pizarro e Bernardo Jaramillo Ossa. In entrambi gli episodi, i giovani sicari furono eliminati dopo aver completato le loro missioni, evidenziando la strategia del cartello di non lasciare testimoni che potessero rivelare informazioni sui mandanti dei crimini.
Fidanza: sono i frutti avvelenati dalla sinistra colombiana al potere
“I frutti avvelenati dell’alleanza tra i cartelli del narcotraffico e la sinistra al potere continuano a mietere vittime in Sudamerica. Il principale candidato dell’opposizione di centrodestra alle prossime presidenziali colombiane, Miguel Uribe Turbay, è in fin di vita dopo essere stato colpito alle spalle da più spari. Il deterioramento della democrazia e della sicurezza nazionale, sotto il governo autoritario del presidente Petro, sono un’ulteriore minaccia alla libertà dell’America Latina”. Lo dichiara sui suoi canali social Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia/ECR e vicepresidente della Delegazione all’Assemblea parlamentare euro-latinoamericana (DLAT). E conclude: “Ci uniamo alle preghiere per il senatore Uribe, ci stringiamo agli amici del suo partito Centro Democratico e chiediamo che il governo di Petro si assuma le proprie responsabilità sull’accaduto”.
La madre di Uribe era una nota giornalista uccisa dai narcos
Il senatore di destra e candidato alle presidenziali colombiane del prossimo anno, Miguel Uribe, rimasto gravemente ferito in un attentato a Bogotà, appartiene a una nota famiglia colombiana. Suo padre era un dirigente sindacale e un uomo d’affari legato al Partito liberale. Sua madre era invece la nota giornalista Diana Turbay, rapita nel 1990 da un gruppo al soldo del narcotrafficante Pablo Escobar e morta alcuni mesi dopo in un fallito tentativo di salvataggio.