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Al Bano si racconta a cuore aperto in una intervista tv con Monica Setta in onda il prossimo 24 giugno

Ama e Conti... in sospeso

Al Bano a cuore aperto: “Squallido chi mi accusò di nascondere Ylenia. Il Festival? Ho la sanremite, ma Amadeus e Conti mi hanno preso in giro”

Il cantante si racconta in un'intervista tv con Monica Setta che andrà in onda il prossimo 24 giugno su Rai2. Tra amori, figli e carriera si toglie qualche sassolino dalla scarpa... E su Sanremo lancia le sue frecciatine ad Amadeus e Carlo Conti

Cronaca - di Bianca Conte - 19 Giugno 2025 alle 16:54

Al Bano si racconta a Storie al bivio show con Monica Setta, in una puntata che andrà in onda il 24 giugno in prima serata su Rai 2 e in cui si mostra senza veli e parla a ruota libera: su tutto e su tutti. L’artista è un fiume in piena, come spesso gli accade, ma questa volta con toni particolarmente accesi e dolorosi. Al Bano Carrisi, l’icona della musica italiana amata in tutto il mondo, ha affidato ad alcune recenti dichiarazioni pubbliche televisive un nuovo sfogo che non mancherà di far discutere, toccando corde sensibili del suo passato e del suo rapporto con il mondo dello spettacolo. A partire dai Sanremo a guida Amadeus e Carlo Conti

Al Bano, il dramma di Ylenia e le accuse “squallide” che ancora oggi rispedisce al mittente

Il momento più toccante e, a suo dire, più “squallido” della sua vita, Al Bano lo ricollega alle voci infondate e crudeli che si diffusero all’indomani della scomparsa della figlia Ylenia, avvenuta nel 1993 a New Orleans. «È stato squallido», ha sentenziato il cantante di Cellino San Marco, «quando mi accusarono di tenere Ylenia nascosta in casa. Una cosa che non auguro nemmeno al mio peggior nemico». Un’accusa infamante, che all’epoca aggiunse dolore al dolore di una famiglia già prostrata dalla tragedia, e che ancora oggi, a distanza di decenni, risuona con amarezza nella memoria dell’artista. La sua voce, nel rievocare quel periodo buio, tradisce una ferita che, evidentemente, non si è mai del tutto rimarginata, nonostante il tempo e la forza dimostrata nell’affrontare la perdita.

Sanremo, le frecciate al vetriolo di Al Bano ad Amadeus e Carlo Conti: «Mi hanno preso in giro»

Ma nella registrazione della puntata in cui andrà in onda l’intervista verità la bagarre non si è limitata al passato personale. Al Bano ha puntato il dito anche contro due dei volti più noti e influenti della televisione italiana e, in particolare, due tra i protagonisti più acclarati del Festival di Sanremo: Amadeus e Carlo Conti. Le accuse sono pesanti: «Amadeus e Carlo Conti? Mi hanno preso in giro». Un’affermazione forte che merita di essere approfondita. Il tenore delle sue parole suggerisce una sensazione di mancato rispetto o di promesse non mantenute, riferendosi presumibilmente a dinamiche o proposte legate alla sua partecipazione (o mancata partecipazione) alle recenti edizioni del Festival.

Si attendono le repliche dei diretti interessati…

Non è la prima volta che Al Bano si esprime in modo critico nei confronti della macchina sanremese, pur avendo egli stesso un legame indissolubile con la kermesse che lo ha visto trionfare in più occasioni. Tuttavia, questa volta il tono è più personale e diretto, indicando due figure specifiche. Sarà interessante vedere se e come i diretti interessati, Amadeus e Carlo Conti, decideranno di replicare a queste accuse.

«È vero ho la “sanremite”, ma…»

Ma non è finita là. «Dicono che ho la “sanremite” ed è vero – sottolinea il cantante –. Ci tenevo a tornare al Festival, ma sono stato preso in giro prima da Amadeus e poi anche da Carlo Conti. Io ho sempre difeso Sanremo quando tutti l’attaccavano Riprovarci? L’amarezza è tanta, vedremo… Ma sono molto amareggiato dalle promesse non mantenute. E poi perché io con tutta la mia esperienza dovrei essere giudicato da Amadeus o Conti? Solo il pubblico mi può giudicare. E il pubblico è sempre stato dalla mia parte».

Al Bano a tutto campo: «Ho avuto una vita piena. Su di me hanno detto e scritto di tutto»

Insomma, Al Bano si toglie qualche “sassolone” dalla scarpa nel salotto di Storie al bivio show con Monica Setta, nella puntata che andrà in onda martedì 24 giugno in prima serata su Rai 2. Nell’intervista, l’artista parla di sua figlia Ylenia, scomparsa nel 1993: «Ho avuto una vita piena con i miei bassi, naturalmente. Su di me hanno detto e scritto di tutto, ma la cosa più squallida che ho subito riguarda Ylenia. Mi hanno accusato di tenerla nascosta in casa per farmi pubblicità».

Al Bano, l’amore, le delusioni, e il corteggiamento

Spazio anche ai racconti dei suoi amori: «Con Romina finì l’amore e lo accettai. Ho dimenticato le cose che vedevo che erano il male ed ho perdonato». E poi la relazione con Loredana Lecciso: «Quando ho conosciuto Lory, Romina era già fuori dalla mia vita. La nostra grande casa era vuota e Loredana ha portato la gioia della nascita di Yasmine e Bido. Non credo sia necessaria una carta da bollo per dirsi “ti amo”. E noi stiamo bene così da molti anni. Ma è vero che ho pensato al matrimonio».

E ancora. All’inizio della relazione «le mandavo tantissime rose. Poi, una volta andando a casa sua ho visto che metteva i fiori per terra, anche in bagno, e da quel momento smisi di farlo».  Ma ad infastidire davvero Al Bano è stata «la gente che credeva che fossi stato io a raccomandare Loredana. In realtà, non ho mai saputo che lei avesse ambizioni artistiche. Se me ne avesse parlato, magari l’avrei anche fatto».

I figli e il rapporto con il padre

Dalla relazione con la Lecciso sono nati Jasmine e Albano Jr., detto Bido. Mentre da Romina sono nati Ylenia, Yari, Cristel e Romina Jr.: «Se fosse arrivato un altro figlio lo avrei accettato, ma con 6 figli ho già dato», chiosa l’artista, che ricorda gli inizi: «Canto da quando ero piccolo. La prima canzone l’ho dedicata a mio padre, che mi disse: “Hai fatto tanto successo con una sola canzone? E adesso che succede?” Seppe subito che avrei lasciato Cellino. Ricordo quel treno espresso che partiva dal Sud».

Milano e l’avventura alla conquista del successo

Da quella stazione assolata da dove partì l’avventura a Milano: «Mi fermai lì perché sentivo che c’era qualcosa per la musica, ma facevo la fame. Non sapevo cosa fosse l’ananas e comprai delle scatolette di ananas, pensando fosse carne. Era il cibo che costava meno. Mangiai pane e ananas per una settimana». In quel periodo «guadagnavo 25mila lire al mese e 10mila li mandavo a mamma e papà». Perché, come riconosce l’artista di Cellino San Marco, Milano «mi ha fatto sbloccare. Nel 1961 sono nato un’altra volta». E da allora a oggi, nella vita – confessa Al Bano – non conosco rimpianti. E non cambierei nulla»…

Un’icona senza peli sulla lingua

Le parole di Al Bano, come sempre, non lasciano spazio a interpretazioni e confermano la sua natura schietta e senza filtri. Un uomo che, nonostante il successo planetario e una carriera lunghissima, non ha mai perso il contatto con la sua autenticità, anche a costo di apparire scomodo o polemico. Le sue dichiarazioni, seppur amare, offrono uno spaccato inedito sul prezzo della celebrità e sulle cicatrici che può lasciare, non solo in chi ne è protagonista. Ma anche nei suoi affetti più cari. Il dibattito è aperto.

 

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di Bianca Conte - 19 Giugno 2025