
«Non ci sono parole»
Sarah e Yaron, chi sono le vittime dell’attentato di Washington: giovani, pronti alle nozze, credevano in una pace possibile
Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim erano lei loro vent'anni. Sui social parlavano di dialogo e convivenza pacifica in Medio Oriente. Sono stati uccisi al termine di un incontro per giovani diplomatici sulle crisi umanitarie da un uomo che ha gridato "Palestina libera"
Si chiamavano Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim i due dipendenti dell’ambasciata israeliana a Washington uccisi da un uomo al grido di «Palestina libera» all’esterno del Capital Jewish Museum. Yaron aveva 28 anni, era israeliano, lavorava all’ufficio politico dell’ambasciata e firmava un blog per Israel Times, era un fermo sostenitore del dialogo interreligioso e «della comprensione fra culture diverse». Di Sarah non si conosce ancora l’età esatta, ma anche lei era nei suoi vent’anni. Era una cittadina ebrea americana, lavorava nel dipartimento di diplomazia pubblica dell’ambasciata, aveva conseguito due master. Yaron e Sarah erano fidanzati e stavano per sposarsi, lui aveva appena comprato l’anello, voleva darlo a Sarah nei prossimi giorni, durante un viaggio a Gerusalemme. Non ha avuto il tempo di farlo.
Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim nel ricordo dei colleghi dell’ambasciata
«Yaron e Sarah erano nostri amici e colleghi. Erano nel fiore degli anni. Un terrorista li ha uccisi a colpi d’arma da fuoco mentre uscivano da un evento al Capital Jewish Museum di Washington. L’intero personale dell’ambasciata è addolorato e devastato dal loro assassinio. Non ci sono parole che possano esprimere la profondità del nostro dolore e del nostro orrore per questa devastante perdita. I nostri cuori sono con le loro famiglie e l’ambasciata sarà al loro fianco in questo momento terribile», si legge sul profilo X dell’ambasciata israeliana negli Usa, che ha postato una foto dei due ragazzi abbracciati, sorridenti, carichi di promesse davanti un pannello dell’ambasciata, tra le bandiere americana e israeliana.
Le parole di Yaron, che voleva «espandere il cerchio della pace ai nostri vicini arabi»
Yaron aveva conseguito un master in Governo, diplomazia e strategia all’Università Reichman e si era laureato in relazioni internazionali all’Università ebraica. «Credo con forza nella visione definita dagli Accordi di Abramo e che espandere il cerchio della pace ai nostri vicini arabi e perseguire la cooperazione regionale sia nel miglior interesse dello stato di Israele e dell’intero Medio Oriente. Per questo, sono un fautore del dialogo interreligioso e della comprensione fra culture diverse», aveva scritto sulla sua pagina Linkedin.
Sarah e una «passione si colloca tra costruzione della pace, impegno religioso e impegno ambientale»
Sarah aveva conseguito un master in studi internazionali presso l’American University e un ulteriore master in risorse naturali e sviluppo sostenibile presso la United Nations University of Peace. «La mia passione si colloca all’intersezione tra costruzione della pace, impegno religioso e impegno ambientale», scriveva sulla sua pagina LinkedIn. «Durante la mia collaborazione con Tech2Peace a Tel Aviv, in Israele, ho condotto una ricerca approfondita sulla teoria della costruzione della pace, con particolare attenzione alle iniziative di base nella regione israelo-palestinese. Le mie diverse esperienze, tra cui la facilitazione di discussioni approfondite sulla geopolitica in Israele e Palestina come educatore ebraico, e la ricerca su una serie di temi ambientali in India e America Centrale, riflettono il mio impegno nel promuovere la comprensione tra i diversi popoli».
Uccisi al termine dell’evento sulle crisi umanitarie in Medio Oriente e Africa
L’evento in corso al Capital Jewish Museum, davanti al quale Sarah e Yaron hanno trovato la morte, era sulle crisi umanitarie in Medioriente e Africa del Nord e aveva come titolo dal titolo «Trasformare il dolore in uno scopo», come riferito dal Times of Israel, spiegando che l’attacco è avvenuto al termine del ricevimento per i giovani diplomatici dell’American Jewish Committee. L’evento era stato organizzato dall’American Jewish Committee con l’obiettivo di «dare ai leader ebrei gli strumenti per sostenere le questioni critiche a livello nazionale e globale che affliggono la comunità ebraica». Il ricevimento annuale riunisce giovani professionisti ebrei di età compresa tra 22 e 45 anni e la comunità diplomatica.
Yaron and Sarah were our friends and colleagues. They were in the prime of their lives.
This evening, a terrorist shot and killed them as they exited an event at the Capital Jewish Museum in DC.
The entire embassy staff is heartbroken and devastated by their murder. No words… pic.twitter.com/2HytKDp8Fr
— Embassy of Israel to the USA (@IsraelinUSA) May 22, 2025