
L'inchiesta
Tutte le strade (e le tangenti) portano a Roma: cinque arresti per lavori di viabilità, c’è anche Mirko Pellegrini
Associazione per delinquere, corruzione, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, trasferimento fraudolento di valori e bancarotta fraudolenta. Sono queste le ipotesi di reato nei confronti di 5 persone, sottoposte a custodia cautelare in carcere, per i quali i finanzieri del Comando provinciale di Roma stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misura cautelare e 17 società, per le quali è stata disposta la misura interdittiva del divieto di contrarre con la Pubblica amministrazione. C’è anche Mirko Pellegrini, imprenditore già al centro di un’inchiesta dei mesi scorsi della procura di Roma per corruzione su un presunto giro di ‘mazzette’ per pilotare una serie di appalti per lavori di manutenzione delle strade, fra i cinque arrestati oggi dalla Guardia di Finanza, in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare in carcere.
Roma, corruzione
I finanzieri hanno scoperto che gli indagati avrebbero costituito una serie di società intestate a prestanome riconducibili a un unico gruppo imprenditoriale attivo nel settore dei lavori di manutenzione stradale. Attraverso tali società l’organizzazione si sarebbe aggiudicata, anche mediante accordi o promesse corruttive, diversi appalti di lavori per il rifacimento di arterie stradali di Grande Viabilità, banditi da Roma Capitale e Astral Spa – Azienda Strade Lazio.
L’aggiudicazione sarebbe avvenuta in diversi casi attraverso il turbamento della procedura di gara, perpetrata facendo figurare come offerenti più società, solo apparentemente non tra loro collegate, riconducibili a un unico centro di interessi. Sono stati, inoltre, raccolti rilevanti elementi indiziari relativi a condotte di frode attuate dagli indagati nell’esecuzione dei lavori oggetto degli appalti. In particolare, le ditte aggiudicatarie avrebbero beneficiato di un illecito abbattimento dei costi di esecuzione in ragione dell’applicazione di un manto di asfalto di spessore inferiore rispetto a quello pattuito, ovvero dell’utilizzo di materiali di qualità e/o quantità inferiore rispetto a quanto stabilito dai capitolati di gara. Le investigazioni delegate in rassegna sono state anche arricchite dalla collaborazione di Roma Capitale e Astral Spa le quali hanno avviato specifiche procedure interne di audit.