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Tsunami Romania, Simion chiede di annullare le presidenziali per ingerenze straniere

Bucarest

Tsunami Romania, Simion chiede di annullare le presidenziali per ingerenze straniere

A condizionare l'esito del voto di domenica ci sarebbe lo zampino della Francia, della Moldavia e di altri attori esterni. La denuncia del candidato nazional-conservatore: abbiamo le prove, non ci arrenderemo

Esteri - di Alessandra Danieli - 20 Maggio 2025 alle 19:10

Ancora un colpo di scena in Romania. George Simion, candidato nazional-conservatore sconfitto al secondo turno delle presidenziali di domenica scorsa, ha annunciato di aver presentato una richiesta formale alla Corte costituzionale per l’annullamento del voto. Denunciando “ingerenze esterne” provenienti dalla Francia di Macron. Le elezioni erano state convocate una seconda volta dopo che la Corte costituzionale aveva annullato l’esito del primo turno di novembre vinto dal candidato di destra Calin Georgescu, accusato di non aver denunciato fonti di finanziamento usate per promuovere la sua candidatura sui social.

Romania, Simion chiede l’annullamento delle presidenziali di domenica

Simion ha precisato che la motivazione del suo passo “sono le stesse” di quelle che hanno dato il via all’annullamento del voto, quindi ingerenze esterne. “Le stesse motivazioni utilizzate per annullare le elezioni di dicembre, l’influenza esterna e il compromesso istituzionale, sono oggi presenti in modo ancora più evidente”, ha dichiarato. “Ora abbiamo prove irrefutabili di ingerenze da parte di Francia, Moldavia e altri attori. Un’operazione orchestrata volta a manipolare le istituzioni. Orientare la narrazione mediatica e imporre un risultato che non riflette la volontà sovrana del popolo rumeno”. Simion ha ottenuto il sostegno di oltre 5,3 milioni di elettori in una corsa straordinariamente serrata e molto contestata. Un chiaro segnale che il risultato di queste elezioni non riguarda solo i numeri, ma la legittimità e l’integrità dell’intero processo democratico.

Ingerenze straniere della Francia e di attori esterni

Simion ha invitato tutti i cittadini rumeni a presentare ricorsi individuali alla Corte Costituzionale. Per facilitare questa azione, ha pubblicato un modello di ricorso accompagnato da istruzioni chiare per guidare gli elettori nel processo e consentire loro di agire secondo la Costituzione. Il candidato nazional-conservatore ha fatto riferimento al messaggio inviato dal proprietario di Telegram a tutti gli utenti della piattaforma, nel quale si lanciava un allarme sulle operazioni di manipolazione elettorale in atto contro la Romania.

Chiesta la convocazione del ceo di Telegram

Simion ha ora chiesto alla Corte di convocare il Ceo di Telegram affinché testimoni e condivida direttamente ciò che sa sulla disinformazione e le operazioni digitali che hanno interferito con le elezioni rumene. “Non ci arrenderemo. Non tradiremo. Questo non è la fine, questo è l’inizio di un grande risveglio nazionale», ha dichiarato Simion. Il fondatore di Telegram Pavel Durov ha denunciato il giorno del voto che i servizi di intelligence estera francesi gli avevano chiesto di cancellare i post in sostegno di Simion in vista delle elezioni, un’accusa smentita dalla Dgse.

 

 

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di Alessandra Danieli - 20 Maggio 2025