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Sinner

Internazionali d'Italia 2025

Sinner gigantesco, “liquida” la pratica Ruud in due set e vola in semifinale. Norvegese annichilito

Cronaca - di Redazione - 15 Maggio 2025 alle 21:11

Jannik Sinner senza “pietà” vola in semifinale agli Internazionali d’Italia 2025, liquidando la pratica  Casper Ruud in due set con il punteggio di 6-0, 6-1 nei quarti di finale del Masters 1000 di Roma. Ora Sinner, nel penultimo atto del torneo, sfiderà lo statunitense Tommy Paul, che in giornata ha superato il polacco Hubert Hurkacz. Al Foro Italico, al numero 1 al mondo è bastata un’ora ora e 4 minuti di gioco. Il punteggio la dice lunga.  Il campione azzurro si è rivelato indomabile. Il norvegese numero 7 al mondo, reduce dal trionfo di Madrid, non è mai entrato in partita; festeggiando il suo unico game insieme all’abbraccio dell’amichevole pubblico di Roma, che non ha dimenticato le difese a favore dell’altoatesino durante i mesi di squalifica. Sinner accede così al penultimo atto degli Internazionali, dove affronterà Tommy Paul nell’incontro in programma domenica 18 maggio.

Sinner liquida la pratica Ruud in due set

Qualcuno, nei nuvoloni che di colpo hanno oscurato il cielo del Foro Italico, ci aveva visto un cattivo presagio. Perché dal primo vero ‘test’ dal ritorno in campo di Jannik Sinner nemmeno il pubblico del Centrale,  sapeva cosa aspettarsi. Sinner era apparso stanco con Navone, tornare dominante, a tratti, con De Jong;  letale, ma con fatica, con Cerundolo. Mai del tutto convincente, insomma, eppure sempre lui. E sempre alla fine vince. Anche contro l’amico che più di tutti lo ha difeso in quell’incubo durato mesi, Jannik entra in campo con i soliti occhi di ghiaccio; alza il braccio per salutare e poi guarda dall’altra parte della rete. Casper Ruud, forse, era il peggior avversario da trovare al momento. ‘Terraiolo’ provetto, fresco vincitore del suo primo titolo in un Masters 1000 a Madrid, numero sette del mondo. Sinner lo ha sempre battuto, ma non lo aveva mai incontrato sulla terra.

Dominio totale di Sinner

Gli scambi sono subito lunghi: l’azzurro, ancora una volta in completo nero, scivola da una parte all’altra senza allontanarsi mai da fondo campo- è la cronaca dell’Adnkronos-. Il suo gioco è così, martellante e continuo, non concede soste e non ne ammette. Poi, di colpo, sforna una palla corta da sogno, che fa saltare in piedi il Centrale e gli regala la prima occasione per il break immediato. Sinner risponde in diagonale, Ruud va fuori giri e Jannik è avanti. Casper, in tre game, firma un solo punto. È un inizio choc che forse nemmeno lui, che ha già assaggiato cosa vuol dire affrontare il numero uno, si aspettava.

Il secondo break con cui Sinner certifica il suo dominio impressiona per la facilità con cui arriva. A zero, ancora. Dove finiscono i meriti di Jannik e iniziano i demeriti di Ruud? La risposta affidata agli esperti non è semplice perché il tennis non è uno sport banale, e le cose possono cambiare molto velocemente. Sinner lo sa, e non si ferma. “Dai Casper, provaci!” urla qualcuno in tribuna, perché nonostante una ‘fede’ mai in discussione, il Centrale ha pagato per vedere una partita, non un monologo. Ruud però non sembra aver compreso il messaggio, e cede ancora al servizio. Il moto d’orgoglio con cui il norvegese porta il game che decide il set ai vantaggi è troppo poco e troppo tardi. Jannik si prende il primo parziale 6-0 e qualcuno, sottovoce, sussurra “che noia”.

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di Redazione - 15 Maggio 2025