
Campione di stile
Sinner, buona anche la seconda: s’impone su De Jong con potenza, tecnica e fairplay. E conquista lo stadio quando soccorre il rivale caduto (video)
Jannik, un campione di tennis, stile, e bontà d'animo. Oltre al risultato sul campo (la vittoria conquistata con un netto 6-4, 6-2) manda il pubblico di Roma in visibilio precipitandosi ad aiutare l'avversario caduto durante uno degli ultimi scambi
Jannik Sinner vince ancora: il campione azzurro ha avuto ragione dell’olandese Jesper De Jong, numero 93 del ranking, sconfitto con un netto 6-4, 6-2. Un match racchiuso tra i cori da stadio che hanno accolto l’ingresso in campo di Jannik – in un tripudio di maglie e cappellini arancioni e cartelloni sventolati dai bambini con scritto “Forza Sinner” e “Bentornato Sinner” – in un Centrale gremito che ha visto tra il pubblico anche due giocatori dell’Inter, Joaquin Correa e Alessandro Bastoni, seduti vicino i coach del nostro fuoriclasse: Simone Vagnozzi e Darren Cahill.
Sinner si impone su De Jong in appena un’ora e mezza
E poco prima della fine dell’incontro, la rocambolesca caduta di De Jong che accusa il colpo sul polso e con Sinner che corre subito in soccorso dell’avversario e gli porge l’asciugamano. Lo accompagna alla panchina. Va a recuperargli la racchetta e gliela pulisce dalla terra. E se ancora non bastasse, si spende per tranquillizzarlo. Perché l’educazione e la gentilezza di questo tennista, sono parte integrante del suo stile, sportivo e non.
Jannik, un campione di tennis, stile, e bontà d’animo
Una vittoria convincente, quella di Sinner su Jesper de Jong, liquidato in un’ora e 33 minuti di gioco, con il numero uno del mondo che ha dominato l’incontro con il suo consueto mix di potenza, precisione e solidità mentale, confermando di essere il campione in vetta a classifiche e pronostici che è. E ora, il 23enne altoatesino accede agli ottavi di finale dove potrebbe trovare dall’altra parte del campo il tennista argentino Francisco Cerundolo.
Sulla buona strada per tornare ai suoi massimi
Fin dalle prime battute, Sinner ha imposto il suo ritmo. De Jong, pur mostrando qualche sprazzo di talento, non è mai riuscito a impensierire seriamente l’azzurro. Il servizio di Sinner ha colpito al momento giusto. Il rovescio, sempre più solido, ha disorientato l’avversario, mentre la risposta al servizio ha messo pressione costante su De Jong. Certo ancora non abbiamo visto il Sinner di prima della sospensione, ma la strada che sta battendo è quella che riporta ai trionfi che tutti conosciamo. Quella che può condurlo sempre più avanti in questo torneo di Roma (e non solo).
Sinner, la forza della tenacia
Di sicuro, poi, ora alzerà il livello: perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Anche se più che un duro, Jannik, è un tennista solido, robusto, tosto da piegare, ma tenero di cuore. Un giovane campione che è difficile distrarre e demotivare. Nemmeno malelingue, nemici social, e persino l’ombra dei sospetti seguiti al caso Clostebol l’hanno detronizzato: né dal podio dove occupa il primo posto, né dal cuore dei suoi estimatori. (Sotto il video e le sequenze dell’incidente di De Jong e del soccorso di Sinner da X).
Jannik Sinner walks over to check on Jesper De Jong after he fell during their match in Rome.
He brought him a towel, carried his racquet back to his bench for him and dusted the clay off of it.
He is pure class. ❤️🦊
— The Tennis Letter (@TheTennisLetter) May 12, 2025