
Succede a Roma
Sinistra universitaria le prende dai collettivi e “scopre” il problema della violenza: «Siamo sconvolti» (video)
Il movimento denuncia un'aggressione a San Lorenzo e chiede di «non dare cittadinanza politica e spazi a questi soggetti». La destra lo denuncia da anni. Donzelli: «È ora di dire basta»
I movimenti della sinistra universitaria hanno finalmente scoperto che esiste un problema di violenza politica legato ai collettivi. Certo, c’è voluto che la sperimentassero a loro spese, nonostante le cronache copiose di episodi contro la destra e i ripetuti appelli di quella parte politica a isolare i violenti. Ma come si dice: meglio tardi che mai, sebbene le circostanze siano tali da lasciare tutt’altro che rallegrati. A denunciarle sono stati gli studenti di Sinistra universitaria, dicendosi «sconvolti, amareggiati e arrabbiati»: «I “compagni” di Cambiare rotta, Osa e Rete dei comunisti hanno voluto, progettato e messo in atto una spedizione punitiva contro di noi».
Donzelli: «La violenza rossa trasforma le università in ring»
«La violenza rossa trasforma le università in veri e propri ring. A dimostrarlo un video sui social in cui vengono documentati colpi, minacce e pesanti insulti che si sono verificati sabato sera, nel quartiere San Lorenzo di Roma», ha commentato il deputato e responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli. «Da una parte i rappresentanti di Sinistra universitaria, dall’altra i collettivi de La Sapienza. Purtroppo è ancora una volta questo il clima in cui si svolgono le elezioni universitarie in vari atenei. Non a caso la rissa è scoppiata fra due stessi gruppi di sinistra. Incorreggibili, sono sempre gli stessi: gli studenti di Azione Universitaria vogliono che le università tornino ad essere luogo di studio e confronto democratico. Noi siamo con loro: è ora di dire basta», ha concluso Donzelli.
La denuncia di Sinistra universitaria: «Noi aggrediti dai collettivi»
Sui propri social Sinistra universitaria ha postato foto e filmati del parapiglia, spiegando che i propri militanti si trovavano a San Lorenzo insieme al Comitato studenti 5 Sì Lazio per fare campagna referendaria e passare una serata insieme quando «siamo stati aggrediti». «Proveranno a raccontare che c’è stata una rissa. Non è così. Abbiamo passato ore a ignorarli sperando che smettessero. Ci sono venuti addosso», è la versione riferita da Sinistra universitaria sui social. Di quanto accaduto non si trova, invece, menzione sulle pagine dei collettivi chiamati in causa.
«Già a cena – si legge in un lungo post sulla pagina Instagram di Sinistra universitaria Sapienza – ci hanno aspettato davanti una pizzeria di zona, aggredendoci verbalmente e mettendoci le mani addosso. Non contenti, i “compagni” – usiamo appositamente il maschile sovraesteso – di Cambiare rotta, Osa e Rete dei comunisti sono andati al proprio circolo e sono tornati in 30 di notte». «Siamo persone che si organizzano nel sindacato universitario e in quanto tali possiamo sbagliare. Ma quello che è successo è inaccettabile», sottolineano i militanti di Sinistra universitaria, sottolineando che «nessuna differenza di visioni e di metodi giustifica le urla, gli sputi, le mani addosso. Tutto questo va ben oltre la normale dialettica tra associazioni e liste elettorali». «È una violenza squadrista e machista in piena regola», hanno aggiunto, riferendo di «botte, drink versati, i gesti che imitano il sesso orale, urla» e appellandosi, ora, «alle forze politiche, sindacali e associative: basta dare cittadinanza politica e spazi a questi soggetti violenti».
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