CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Milano remigration summit

Corteo non autorizzato

Scontri a Milano, la solita vergogna rossa al corteo contro il “Remigration Summit”: petardi e bottiglie contro gli agenti (video)

Si è trasformata nel solito assalto alla polizia la contromanifestazione al radunto di Gallarate sull'immigrazione: centri sociali e collettivi di sinistra -  alcune centinaia- con passamontagna e caschi hanno cercato di sfondare i posti di blocco delle forze dell’ordine

Politica - di Adriana De Conto - 17 Maggio 2025 alle 17:37

Come volevasi dimostrare, il corteo non autorizzato di Milano contro il “Remigration Summit” si è trasformato nel solito assalto alla polizia: centri sociali e collettivi di sinistra –  alcune centinaia- con passamontagna e caschi hanno imboccato via Leopardi, cercando di raggiungere l’ingresso sul retro della stazione Cadorna. Lì hanno iniziato a lanciare bottiglie e petardi all’indirizzo delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, che hanno risposto con una carica e con gli idranti. Il corteo dopo le tensioni è ripartito lungo via Boccaccio. E’ il solito spettacolo antagonista che ha aperto la contromanifestazione con uno striscione nero a scritte bianche «Make Europe antifa again».

Milano in mano agli antagonisti contro il “Remigration Summit”

Il corteo si è fermato in fondo a via Carducci, all’imbocco di piazzale Cadorna. Dopo aver acceso alcuni fumogeni, alcuni manifestanti si sono abbassati dietro lo striscione e si sono cambiati: hanno indossato caschi e vestiti neri. Hanno cercato di sfondare il blocco delle forze dell’ordine in via Giacomo Leopardi. Ci sono stati scontri con gli agenti. Lacrimogeni, bombe carta e oggetti contundenti sono stati lanciati contro la polizia che ha azionato gli idranti per disperdere i manifestanti. Dal corteo sono continuati a partitrepetardi, sassi e bottiglie. Alla stazione Cadorna, blocco della polizia con camionette e idranti per evitare che il gruppo, guidato dai manifestanti vestiti di nero, entrasse proprio in stazione.

Bombe carta e oggetti contundenti contro la polizia

Il corteo, dopo essersi fermato alcuni momenti in piazza Virgilio, è ripartito verso corso Magenta, dove c’è il Palazzo delle Stelline. Sono arrivate anche forze dell’ordine con caschi, scudi e maschere antilacrimogeni. Nuovi incidenti con le forze dell’ordine in via Caradosso. I manifestanti hanno lanciato fumogeni e bottiglie contro gli agenti che hanno risposto con un fitto lancio di lacrimogeni. La solita vergogna rossa. Il raduno delle formazioni di destra per parlare del tema dell’immigrazione è stato fin da subito bersagliato dal Partito democratico, dalla Cgil, dai centri sociali e da altri gendarmi dell’ortodossia democratica che stanno dando prova di cosa significhi per loro la democrazia.

A piazza San Babila Sala contestato

Intanto, il presidio in piazza San Babila contro il “Remigration Summit” era iniziato sulle note di ‘Bella ciao’. Successivamente si è passati alla lettura di alcuni articoli della Costituzione da parte degli esponenti politici presenti sul palco: tra cui Schlein, e anche il segretario della Cgil. In particolare, la segretaria dem ha letto l’articolo 3 e ha concluso la lettura esclamando: “Evviva l’Italia antifascista, ora e sempre resistenza”. Il sindaco Sala è stato contestato a suon di fischi ‘buh’, quando gli organizzatori hanno annunciato l’audio del sindaco. Che giorni fa aveva detto di non poter partecipare all’appuntamento promosso da Arci, Anpi, Cgil e partiti del centrosinistra. “Siamo qui per affermare che c’è una Milano aperta e internazionale, che guarda al futuro e all’accoglienza”, strilla  il segretario della Cgil Milano Luca Stanzione, arrivando in piazza San Babila. La deriva a cui si assite ad ogni manifestazione “democratica” parla di altro… Sottolinea Riccardo De Corato: “Oggi pomeriggio, per l’ennesimo e consecutivo sabato dal 7 ottobre 2023 in avanti, Milano è stata completamente bloccata da No-global, anarchici, centri sociali e pro-Hamas. Altri gesti vergognosi, indegni e inaccettabili. Il tutto, ancora una volta, con il sostegno di una buona parte della sinistra: Schlein, Fratoianni, Bonelli, Anpi Milano e Cgil. Da nessuno di loro, al momento, sono arrivate prese di distanza da questi gravi gesti”. 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Adriana De Conto - 17 Maggio 2025