CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

il neo sindaco di Merano, Katharina Zeller

Il caso

La giustificazione del sindaco di Merano sul no alla fascia tricolore non attacca. Zeller travolta dalle polemiche

Politica - di Eleonora Guerra - 20 Maggio 2025 alle 14:03

Non hanno convinto le giustificazioni con cui la neo eletta sindaco di Merano, Katharina Zeller della Svp, ha spiegato il suo rifiuto di indossare la fascia tricolore durante la cerimonia di passaggio delle consegne con il sindaco uscente Dario Dal Medico. Zeller ha cercato di addossare la responsabilità a quest’ultimo, sostenendo di aver percepito «l’insistenza nel volermi far indossare la fascia» come «un gesto provocatorio» e come «una sfida personale» e abbozzando un mea culpa sul fatto che «se il mio gesto ha urtato la sensibilità di qualcuno, me ne scuso sinceramente». All’indomani dell’esplosione del caso, però, non solo le polemiche non si sono sopite, ma hanno dato vita al fenomeno pressoché inedito di mettere d’accordo destra e sinistra. O, almeno, destra e quelle sporadiche voci della sinistra che si sono fatte sentire, come Angelo Bonelli di Avs e Antonio Decaro del Pd.

Contro il gesto di Katharina Zeller una sollevazione bipartisan

«Il tricolore è il simbolo della Repubblica italiana, dei valori costituzionali che uniscono il nostro Paese e della dignità della funzione pubblica», ha detto l’esponente di Avs, chiedendo l’intervento del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Decaro, poi, da ex sindaco si è detto «ferito» da quel gesto, ricordando che «la fascia tricolore non si può rifiutare». Per il resto è toccato al centrodestra difendere i simboli nazionali.

Rampelli: «Gesto odioso e insensato»

«Nel rifiutarsi di indossare la fascia tricolore, il sindaco neoeletto di Merano rivela tutto l’astio verso l’Italia e gli italiani, che tanti sacrifici hanno fatto per sostenere economia e sviluppo delle province autonome, non a caso in testa alla classifica del reddito pro capite», ha commentato il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. «È stato un gesto odioso e insensato, passibile oltretutto di essere perseguito per il reato di vilipendio alla bandiera, oltre che quello di rifiuto d’atti d’ufficio. Come italiano, ancor prima che come Vicepresidente della Camera dei deputati – ha proseguito Rampelli – mi sento profondamente offeso per questo gesto. Ricordo che il sindaco di una comunità agisce in nome e per conto della Repubblica Italiana, la sinistra provi a spiegarlo a questa nostalgica della Grande Guerra visto che agita a ogni piè sospinto la nostra Costituzione».

Bergamini: «Una prova di analfabetismo istituzionale»

Numerosi sono stati gli interventi sul caso da parte di esponenti di FdI, dall’europarlamentare Elena Donazzan al senatore Gianni Berrino, che si sono uniti alle voci della destra che già ieri si erano fatte sentire. Ma lo sdegno ha attraversato tutto il centrodestra. «È molto grave il gesto della neo sindaca di Merano Katharina Zeller. Il rifiuto della fascia tricolore significa la sconfessione di quel mandato di rappresentanza che lei stessa ha ricevuto. L’appartenenza al gruppo linguistico e i retaggi culturali non sminuiscono l’enormità di quanto accaduto: una prova di analfabetismo istituzionale», ha commentato in una nota Deborah Bergamini, parlamentare e vicesegretario nazionale di Forza Italia.

Sardone: «Da quelle immagini ho capito che c’è ancora molto da fare»

L’eurodeputata della Lega, Silvia Sardone, intervenendo alla trasmissione Ping Pong, su Rai Radio1, ha sottolineato che «io che amo la bandiera e il tricolore, da quelle immagini ho capito che c’è ancora molto da fare. Comprendo perfettamente la storia di quei territori, tant’è che ne è conseguita un’autonomia dei territori stessi, e quelle immagini ci fanno comprendere quanto sia importante. Però, al tempo stesso, sono immagini che non ho apprezzato».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Eleonora Guerra - 20 Maggio 2025